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Milan, Berlusconi: “Balotelli acquistato contro il mio parere”

Il presidente rossonero a ruota libera sulla nuova squadra di Inzaghi con il sogno di conquistare la Champions League del 2016.
A cura di Marco Beltrami
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Silvio Berlusconi ha deciso di tornare in campo per il suo Milan. L’ex premier ha ripreso le redini della società rossonera dopo un periodo in cui è stato costretto a defilarsi per i tanti impegni extracalcistici. Una presenza maggiore per incoraggiare la squadra del neoallenatore Pippo Inzaghi che avrà il compito di risalire la china dopo le deludenti ultime stagioni, tornando a vincere in Italia e in Europa: "In verità del Milan me ne sono sempre occupato, anche quando non andavo a Milanello. Ma adesso ho più tempo e al Milan c’è un bel clima, un nuovo allenatore con molta voglia di vincere, e spero di poter dare un buon contributo per far tornare il Milan ad essere quel protagonista, in Italia, in Europa, nel mondo, che è sempre stato negli ultimi trent’anni".

Berlusconi sogna la Champions League del 2016

Un’impresa tutt’altro che semplice alla luce di un percorso di ricostruzione che necessiterà tempo e pazienza. Berlusconi però è fiducioso, soprattutto dopo i segnali positivi di inizio stagione: “Ci siamo rinnovati più di Juve e Roma. Il nostro obiettivo è tornare subito in Europa. Stiamo lavorando per ricostruire un Milan vincente. Negli anni scorsi qualche campione se ne è andato, anche per colpa nostra, probabilmente. Quest’anno sono intervenuto anch’io nel mercato. Ripeto: dobbiamo crederci e anche saper aspettare. Ma la ripresa è già cominciata. I tifosi devono stare tranquilli. La squadra è già competitiva così e presto torneremo ad essere protagonisti anche in Europa. Nel 2016 ci sarà la finale di Champions a Milano. Perché non sognare di esserci noi?".

Il presidente soddisfatto della gestione Inzaghi

Il presidentissimo è molto soddisfatto della gestione Inzaghi, anche se la squadra deve crescere ancora seguendo i dettami di SuperPippo: “Gli do un 8 pieno. Funziona benissimo. La squadra è stata fortemente rinnovata. Siamo all’inizio di un’opera di ricostruzione, stiamo organizzando il gioco, stiamo motivando tutti i componenti della rosa. E Inzaghi ha già dato dimostrazione di possedere l’umiltà, il rispetto per gli altri, la capacità di motivare, indispensabili per il suo ruolo. Voto alla squadra? Potrebbe essere un 7 di incoraggiamento, un 7 come il numero di Menez, uno dei tanti ‘nuovi' che promette molto bene. Io credo, però, che potremo dare un giudizio più completo da gennaio in avanti".

Berlusconi senza rimpianti su Balotelli

Una battuta anche sul calciomercato, con una stilettata a Balotelli che Berlusconi non voleva al Milan, e la smentita delle voci relative ad un interesse del club per Tevez: “Tifosi insoddisfatti dei parametri zero? Bisogna ricordare che comportano stipendi molto elevati. Quest’anno il bilancio del Milan ci ha richiesto un contributo di 65 milioni di euro. Un sacrificio cospicuo e doloroso, direi quasi eroico. Comunque i campioni nella rosa sono tanti, Menez, Honda, El Shaarawy, Torres, De Jong, Bonaventura, Alex, Zapata, Poli, De Sciglio, Abate, Muntari, Montolivo: quindi la base c’è già, e in più non c’è nessuna mela marcia nello spogliatoio. Balotelli? Acquistato contro il mio parere. Tevez? Mai preso in considerazione una sua militanza al Milan".

Il Milan del futuro

Il presidente che si è detto favorevole alla moviola in campo e pronto in futuro a garantire un posto nel club a Marco Van Basten, ha parlato anche dei programmi societari e degli eventuali cambi della guardia ai vertici con la figlia Barbara: “Barbara potrebbe sicuramente diventare presidente del club. Sta svolgendo un grande lavoro – conclude il presidente in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport – Casa Milan che ha voluto, progettato e realizzato lei, è la sede di Club più bella al mondo. Mi addolora che un ‘milanese doc' come Moratti abbia lasciato. Non credo che sarei capace di affidare il Milan a uno straniero, ma forse nemmeno a un italiano. Mio padre diceva che ho il Milan tatuato sul cuore. E non ho alcuna intenzione di fare un trapianto".

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