Milan, Benevento come la Cavese. “No, solo una beffa crudele ma reagiremo”
Il Benevento come la Cavese. Brignoli come Di Michele che nel novembre del 1982 inflisse al Milan una delle sconfitte più cocenti della sua storia: 2-1, gli aquilotti di Cava de' Tirreni violarono San Siro (fu di Tivelli la rete del momentaneo pareggio dopo il gol di Jordan) e scrissero una delle pagine più belle che il calcio possa mai raccontare. Domenica scorsa è toccato al portiere dei sanniti aggiungere un altro capitolo a quella grande favola che rotola assieme alla palla sul rettangolo verde: minuto numero 95, al ‘Vigorito' i rossoneri sono in vantaggio per 2-1 anche se in dieci uomini, il portiere avversario si lancia in area di rigore per l'ultimo assalto, raccoglie la sfera di testa e sigla il 2-2.
Rete e punto storico, il primo nel massimo campionato dei campani fino allora sempre sconfitti (14 ko consecutivi prima della sfida col ‘diavolo'). Un cazzotto nello stomaco di Gattuso, al debutto in panchina, e l'ennesima sberla all'autostima di una squadra costruita investendo 200 milioni per puntare alla Champions e adesso lontana anche dalla zona Europa League.
‘Ringhio' medita il riscatto: ha accettato che Striscia la Notizia gli consegnasse il Tapiro d'Oro, riconosciuto gli errori commessi e promesso rivincita immediata. Il club, finito nel mirino degli sfotto' per quanto accaduto nel match a ora di pranzo, è intervento per frenare l'onda mediatica che ha travolto il debutto dell'ex calciatore dopo l'esonero di Montella. "Trasformare le beffe in tragedie sportive significa farsi prendere eccessivamente la mano", si legge nella nota della società.
No, non è la Cavese. Il Milan è stato beffato crudelmente a Benevento, dove c'è chi ha vinto di goleada e chi di strettissima misura proprio come stavano facendo i rossoneri fino al 94′ – scrive il club sul proprio sito ufficiale -. Ma oggi la squadra è in Europa e la sua classifica, pur molto deludente rispetto alle aspettative, in ogni caso non preclude obiettivi europei ai rossoneri. Tentare di trasformare le beffe dure da digerire in tragedie sportive, significa farsi prendere eccessivamente la mano. La squadra è molto contenta del lavoro che sta iniziando a fare con Rino Gattuso e le possibilità di migliorare ci sono. Il campo lo dimostrerà.