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Milan batte Samp 3-2, il risultato salva la panchina a Gattuso

Partita divertente al “Meazza” tra rossoneri e blucerchiati. Dopo la rete di Cutrone, schierato a fianco di Higuain dall’inizio, sorpasso Doria con Saponara e Quagliarella. La rete del Pipita e lo splendido gol di Suso hanno però ribaltato il match e regalato tre punti al Diavolo. Nel finale infortunio per Calabria e palo di Laxalt.
A cura di Alberto Pucci
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Gattuso può respirare. Dopo le due sconfitte con Inter e Betis, che avevano rimesso in discussione la sua panchina, i suoi ragazzi sono riusciti a vincere e ad allontanare il suo possibile esonero. Non è stato ancora un Milan perfetto, ma qualcosa di meglio si è visto. Specialmente nel reparto offensivo, dove la coppia Higuain-Cutrone ha dimostrato di poter assolutamente convivere. In difesa, invece, Gattuso dovrà ancora lavorare molto visto che le due reti doriane sono arrivate dopo alcuni errori singoli e di reparto. L'undici di Giampaolo è invece piaciuto nel primo tempo, meno nella ripresa. A preoccupare il tecnico la prestazione stranamente insufficiente del suo reparto fino ad ora migliore: la difesa.

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Un primo tempo emozionante

Gattuso ribalta la squadra e passa al 4-4-2. Cutrone con Higuain e Laxalt al posto di Bonaventura le scelte più importanti. Giampaolo si gioca invece la carta dell'ex Saponara, schierato dietro Defrel e Quagliarella. Il Milan mette subito in campo la grinta chiesta dal tecnico rossonero alla vigilia. Gioca corto, pressa a tutto campo e prova a sfruttare le due corsie esterne per alimentare le due punte. Proprio da una giocata dalla destra di Suso, arriva il vantaggio del Diavolo. Lo spagnolo scappa a Murru e disegna il cross perfetto per il colpo di testa vincente di Cutrone: colpevolmente dimenticato dalla difesa blucerchiata.

Il vantaggio rossonero dura però solo cinque minuti. A far tornare a galla la Sampdoria ci pensa infatti Saponara: bravo a liberarsi di Calabria e a battere Donnarumma sul palo lontano. Il pareggio toglie certezze alla difesa milanista che va ancora in palla al 31esimo: lancio lungo per Quagliarella, che scappa tra Calabria e Musacchio e porta in vantaggio il Doria con un tocco al volo. Se la retroguardia di Gattuso non funziona, l'attacco gira invece a mille. E' splendido l'uno-due tra Higuain e Cutrone, che libera il Pipita per il gol del 2 a 2 che chiude un primo tempo ricco di emozioni.

Il lampo di Suso

Il Milan torna in campo per la ripresa con gli stessi undici e con la voglia di tornare avanti nel punteggio. Rispetto al primo tempo, la Sampdoria fatica a portare pericoli nell'area milanista e soffre maggiormente le ripartente dell'undici di Gattuso. Higuain va subito vicino al gol (bravo Audero a chiudergli la porta in due tempi). Rete che invece trova Suso al minuto numero 61: classica giocata dello spagnolo, che evita Sala rientra sul sinistro e fredda Audero con un diagonale imprendibile.

Un tiro alto di Praet è l'unica azione di un certo rilievo che producono i genovesi nei primi 25 minuti del secondo tempo. Troppo poco per sorprendere un Milan tornato a comandare il gioco e a chiudere tutti gli spazi. Ad un quarto d'ora dal termine Gattuso fa uscire Cutrone e dà spazio a Castillejo. Giampaolo risponde con Caprari per Saponara. Nel finale Sampdoria in avanti con orgoglio e palo finale di Laxalt, prima del triplice fischio finale. Il Milan rialza la testa, salava la panchina di Gattuso e prova ad uscire ancora dalla crisi.

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