Milan, Balotelli smentisce: “Mai preso in giro il Real Madrid, è un club da sogno”

In attesa di tornare protagonista in campo, Mario Balotelli rimane al centro della scena mediatica (e non) per tutto ciò che gli accade al di fuori del terreno di gioco. Nulla di nuovo, insomma, per l'attaccante rossonero che, al suo arrivo a Milano, aveva dichiarato di essere cambiato sotto tutti i punti di vista. Rimasto in panchina contro l'Empoli, Balotelli potrebbe forse trovare un po' di spazio nel derby…ammesso che Mihajlovic lo ritenga psicologicamente pronto, dopo le prime polemiche nate dal ritiro della patente per eccesso di velocità e da quelle legate ad una sua presunta dichiarazione contro il Real Madrid che in Spagna avrebbe già scatenato un putiferio. L'attaccante del Milan si sarebbe, infatti, schierato a favore dei rivali del Barcellona denigrando apertamente il club "Merengue": "Il Barcellona – avrebbe dichiarato Balotelli – è l'unica squadra al mondo ad avere due stadi: il Camp Nou per giocare le partite ufficiali e il Santiago Bernabeu per allenarsi".

In difesa di Mario – Che il giocatore del Milan sia perennemente al centro delle polemiche, e spesso anche per colpe non sue, questo è evidente da tempo. Difficile tenerlo fuori da tali bufere mediatiche, così come è impossibile limitarlo in quello che è ormai diventata una "malattia" anche per Mario: il tweet "selvaggio". Ad oggi, infatti, Balo spara bordate imprendibili specialmente sui social. In attesa dei suoi gol in campo, sono i suoi tweet a centrare il bersaglio e ad essere spesso imparabili per gli avversari. L'ultimo, in ordine di tempo, lo ha postato proprio dopo le notizie giunte dalla Spagna: "Smettetela di mettermi in bocca parole stupide. Non ho mai preso in giro il Real Madrid e non lo farò mai. E' un club da sogno". A poche ore dal derby, dunque, Balotelli chiede di essere lasciato in pace e di non essere giudicato per stupidaggini rilanciate da chissa chi o da errori (come schiacciare troppo sull'acceleratore) che spesso commettono anche i suoi stessi detrattori.