Milan, Bacca in crisi: a gennaio può partire

Carlos Bacca si è perso. L’attaccante colombiano che ha iniziato il campionato realizzando una tripletta al Torino nelle successive undici partite ha realizzato solo tre gol, e nelle ultime cinque non è mai andato a segno. Questi dati bastano per certificare un lungo momento di difficoltà per il colombiano, che è stato tenuto in panchina per i tutti i novanta minuti dal c.t. Pekerman nel match di Qualificazioni ai Mondiali con il Cile. L’allenatore argentino gli ha preferito in attacco sia Borja, che ha avuto un passaggio senza gloria con il Livorno, sia Falcao, al rientro in nazionale, sia Muriel, attaccante della Sampdoria che sembra aver effettuato finalmente un salto di qualità. Rumors parlano di una scelta tattica precisa di Pekerman che la settimana prossima potrebbe schierare Bacca contro l’Argentina, in una sfida chiave per la qualificazione.

Ma guardando i numeri del trentenne ex Siviglia si può anche pensare che Bacca abbia perso posizioni con la propria nazionale, con cui non segna dallo scorso 26 giugno (nella finale del 3° e 4° posto contro gli Usa della Copa America del Centenario). Bacca guardando però i suoi numeri con il Milan probabilmente può consolarsi. Perché con i rossoneri ha segnato 6 gol dopo 12 partite e più o meno è sulla stessa linea dello scorso anno (a questo punto le marcature erano 7). Ma con Montella Bacca qualche problema ce l’ha. Sicuramente il colombiano non è il centravanti ideale del tecnico napoletano con cui ha toccato pochissimi palloni nelle ultime tre partite: 15 contro il Palermo in 79’ (nessuno in area di rigore), 22 con il Pescara in 84’ e 18 in 58’ contro il Genoa. E a questa situazione tecnica si aggiunge per Bacca anche ha una forte concorrenza interna. Perché Lapadula ha dimostrato di sapere vedere la porta e con un colpo di tacco splendido ha deciso il match con il Palermo.