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Milan: Atti di nonnismo di Ibrahimovic su Strasser?

Dopo la lite in tv con Arrigo Sacchi, Ibra si rende protagonista di un altro gesto poco carino. Un calcio al suo giovane compagno di squadra Strasser. Uno scherzo o il solito gesto di nonnismo?
A cura di davide
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Ibrahimovic 2

Sembra non aver pace il fuoriclasse svedese Zlatan Ibrahimovic quest'oggi. Dopo la superlativa doppietta in Champions contro l'Auxerre, che ha regalato i primi tre punti al Milan sul palcoscenico Europeo, lo svedese si è reso protagonista di una lite in diretta tv con Arrigo Sacchi, colpevole a parer suo, di parlar troppo e di esser sempre pronto a criticare. E così come spesso accade il genio passa in secondo piano, e l'uomo viene così attaccato da tutti i media. Ibra il superbo, Ibra non è un campione, Ibra deve impare l'educazione, il solito Ibra insomma.

Eppure, ieri su Sky, è stato trasmesso un altro video che ha portato il fuoriclasse rossonero ancor più al centro del ciclone delle critiche. Durante l'allenamento infatti si è reso protagonista di un altro gesto poco carino, un calcio, in stile taekwondo, ad un giovane giocatore rossonero Rodney Strasser, che si gira e lo guarda sbigottito. Subito dopo, da vero bulletto dell'elementari va a battere il cinque con il suo nouvo compagno di giochi, Ronaldinho.

Ibra non è nuovo a queste "prodezze" e in molti hanno giustificato l'incredibile cessione dello svedese a prezzo stracciato da parte del Barcellona con gli atti di nonnismo che lo svedese esercitava sui giovani gioielli blaugrana Pedro e Bojan colpevoli di non esser alla sua altezza. Il filosofo Guardiola, stufo dei suoi clacetti e delle sue affermazioni, ha preso coraggio e lo ha segregarto in panchina a vantaggio proprio di quei due ragazzini che poi sono diventati i nuovi idoli del Camp Nou. Un affronto troppo grande per chi crede di essere il migliore e da qui ecco la richiesta di cambiare maglia. Ibra viene così ceduto al Milan, ma a quanto pare non ha perso il vizio di prendersela con i giovani, colpevoli sempre a parer del bulletto svedese, di non esser degni di militare nella sua stessa squadra, motivo questo per poter prenderli a calci e schernirli. E così il lupo cambia maglia, ma non perde il vizio.

Davide Pecchia 

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