Milan, amarcord Nesta: “Che emozioni la notte di Manchester”

Da sempre considerata una classica del calcio italiano, la sfida tra Milan e Juventus riporta alla memoria battaglie epiche e protagonisti indimenticabili. Tra questi anche Alessandro Nesta che, con la maglia rossonera, di match infuocati contro la vecchia signora ne ha giocati diversi. L'attuale allenatore del Miami Fc, intervistato dalla "Gazzetta dello Sport", ha riavvolto il nastro della sua straordinaria carriera fermandolo ad una data precisa: 28 maggio 2003. La notte di Manchester, che regalò al Diavolo una Champions League incredibile (dopo aver battuto Inter in semifinale e Juventus in finale), è ancora nel cuore dell'ex difensore romano: "Vincemmo ai rigori nello stadio dei sogni e io che i penalty non li avevo mai calciati, tirai il quarto. Ma quella sera sentivo che dovevo farlo – ha ricordato Nesta – Non ero nella lista dei cinque, ma alzai la mano e dissi che uno lo avrei battuto io".
Il pronostico di Nesta
Non ci sarà in palio il trofeo continentale, e neanche lo scudetto, ma Milan-Juve è sempre una partita dal grande fascino e dalle mille emozioni: "È una sfida che ti dà una carica speciale e tanta energia positiva – ha aggiunto l'ex difensore – La musica dei Guns N’ Roses ("Paradise City": canzone che accompagnava il Milan nell'ingresso in campo prima del riscaldamento, ndr), il fracasso assordante di 80 mila persone. Se ci penso mi vengono i brividi". Dall'alto della sua esperienza, Nesta ha già in mente il risultato finale: "Secondo me vince il Milan, perchè la Juve in Champions ha speso molto. I rossoneri sono motivati, in un buon momento e hanno un allenatore che è molto bravo e che è stato capace di risollevare un ambiente depresso. Per il Milan è vietato sognare? Direi di no, il Leicester ce l’ha fatta e ha trionfato in Premier. Anche se la Juventus è davvero troppo forte".