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Milan, Allegri: Ronaldinho non è stato umiliato

Il tecnico rossonero: anche Gattuso, Robinho e Ambrosini sono rimasti fuori.
A cura di Gianni Monaco
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Sei panchine consecutive. E non si sa ancora quando la serie nera potrà interrompersi. Anche perché tutto lascia pensare che può durare tutto l'anno. Ronaldinho è un giocatore ormai ai margini del Milan. Allegri lo considera nulla più che un panchinaro fisso, nonostante le assenze per infortunio di Pato e Inzaghi; nonostante Seedorf non sia né giovanissimo, né brillantissimo, almeno in questo periodo.

In Sampdoria-Milan Dinho ha disputato meno di 300 secondi. Per molti opinionisti è stata un'inutile umiliazione. Non per Allegri: "Io non ho mai umiliato il brasiliano".

"In questo momento – ha detto ancora l'allenatore del Milan – Ronaldinho è fuori ma non c'é niente di male. Io scelgo in funzione delle partite e delle condizioni dei giocatori. Gattuso all'inizio era fuori poi si è conquistato il posto. Anche Ambrosini è stato fuori, lo stesso Robinho al quale ho detto che il Milan è una grossa chance e lui sta rispondendo nel migliore dei modi. Ci sarà bisogno anche di Ronaldinho – ha sottolineato Massimo Allegri. – Come tutti deve mettersi in discussione. Il primo che si mette in discussione sono io".

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