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Milan, Allegri offese e ingiuriò i carabinieri: scoop de Il Fatto

Il giornale diretto da Peter Gomez sostiene che l’allenatore è indagato per un un episodio risalente a due anni fa.
A cura di Gianni Monaco
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massimo allegri

Il Fatto Quotidiano racconta oggi un episodio che ha quasi dell'incredibile. Riguarda l'allenatore del Milan, Massimo Allegri. Persona da tutti considerata molto pacata, che non alza mai i toni, sempre gentile e disponibile.

L’episodio riportato dal quotidiano diretto da Peter Gomez avviene il 12 maggio 2008 a Livorno, a pochi metri dalla casa dei genitori del tecnico. Allegri supera un’auto troppo lenta all’altezza di un parco pubblico e delle strisce pedonali. Viene fermato dai carabinieri. I toni si alzano subito. Il quotidiano riporta quanto si legge dalla denuncia depositata dai carabinieri alla procura di Livorno: Allegri si sarebbe prima rivolto a un uomo delle forze dell'ordine dicendogli “le Brigate rosse non facevano poi così male”, “stai zitto terrone”, e ancora: “ti faccio perdere il posto”.

Il giornale diretto da Peter Gomez spiega che la vicenda si sarebbe anche potuto concludere lì, certo non nel migliore dei modi. Le forze dell'ordine, però, avrebbero scoperto un altro precedente dell'ex tecnico del Cagliari, più o meno simile, a un posto di blocco dei vigili urbani. Così la denuncia, scrive Il Fatto Quotidiano, è scattata "inevitabile".

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