Milan all’esame dell’Uefa: il fair play finanziario incombe

L’ombra del fair play finanziario aleggia sul Milan. La società rossonera sta lavorando duramente in vista dell’ormai imminente incontro con i vertici dell’Uefa. Lunedì infatti l’amministratore delegato Barbara Berlusconi, volerà a Nyon con altri per un incontro nella sede del massimo organo europeo con il nuovo segretario generale, che ha raccolto l’eredità di Gianni Infantino, Theodore Theodoridis. Sul piatto c’è, come riportato da La Gazzetta dello Sport, un nuovo piano di sostenibilità finanziaria che dovrà essere presentato a fine stagione. La situazione in casa Milan non è delle migliori, alla luce della perdita di ben 91 milioni nel bilancio 2014, che ancora “pesa” e non poco per le casse rossonere.
Ovviamente la situazione delle casse è legata anche ai verdetti del campo. Fondamentale sarebbe per il Milan conquistare la qualificazione alla prossima Champions League, e dunque la conquista del terzo posto che garantirebbe i preliminari. Nonostante il rendimento positivo e la striscia di risultati utili della squadra di Mihajlovic, l’obiettivo sembra di difficile raggiungimento alla luce della situazione di classifica che di fatto vieta passi falsi a Bonaventura e company. Per il terzo anno consecutivo dunque il Milan potrebbe rimanere fuori dall’Europa che conta, con la speranza però di giovare almeno dell’Europa League.
Barbara Berlusconi ha in mente un piano di rientro nei parametri imposti dal fair play finanziario di 3 anni e dunque iniziare giovando dei soldi provenienti dalla seconda competizione europea, potrebbe comunque essere importante, anche se il bilancio 2015 dei rossoneri si chiuderà nuovamente con il segno meno. La palla dunque oltre alla squadra di Mihajlovic, passa anche all’Uefa con la speranza che accetti il piano di risanamento, senza sanzioni nei confronti della società del presidente Berlusconi.