Milan, Albertini: “Il club è allo sbando, ogni anno si ricomincia da zero. Pioli? Chissà”
Il momento è di quelli più delicati degli ultimi dieci anni: il Milan cancella la prima riforma dopo sette giornate e prova a ripartire con altre basi. Rinnegato Gattuso, esonerato Giampaolo – il tutto in una manciata di mesi – si ricomincia con Stefano Pioli. Che è inviso ai tifosi per la sua ‘fede' nerazzurra mai negata e che oggi pesa come una spada di Damocle da calare al primo risultato sbagliato. Una crisi che non si è sviluppata in tutto il suo essere per la decisione della dirigenza di porvi riparo ma anche la scelta dell'ex viola non ha convinto del tutto, arrivato come alternativa a Spalletti.
Un club allo sbando
La situazione in casa Milan ha coinvolto ovviamente diversi ex rossoneri, tra cui Demetrio Albertini, ex centrocampista milanista e oggi in carica alla Federcalcio come presidente del settore tecnico. Per Albertini il punto focale è la mancanza di un punto di riferimento, di un centro di gravità che permetta alla società di far fronte alle difficoltà trovando la forza di proseguire in ciò che ritiene corretto: "Più che amarezza, c'è dispiacere nel vedere una squadra in difficoltà: il club sta attraversando un momento di confusione. Ogni anno è che come se il club dovesse ripartire da zero.
Equilibrio e nuovo corso
Adesso ci sarà la pausa, un momento fondamentale per riordinare le idee e provare a ripartite con il piede giusto. Al di là della tifoseria che ha mal digerito l'arrivo di Pioli (ma non avrebbe gradito nemmeno Spalletti) c'è da consegnare al nuovo allenatore una squadra che posa ritrovare fiducia nei propri mezzi: "Credo che la soluzione sia riunire le forze all'interno della società per raggiungere quel livello in campionato che il Milan merita. La squadra ha bisogno di risultati per ritrovare la serenità. L'arrivo di Pioli? Staremo a vedere cosa accadrà, non sta a me decidere…".