Milan, addio sogni di gloria: il Sassuolo si conferma tabù per il Diavolo
Nella giornata dove Roma e Inter hanno perso terreno, anche il Milan si è fermato a San Siro di fronte ad un Sassuolo attento e orgoglioso. Serviva una vittoria per alimentare il sogno Champions League, alla fine è arrivato solo un pareggio che chiude definitivamente il discorso quarto posto. La squadra di Gattuso ha dato il meglio di sé solo nel primo tempo, ha perso lucidità e geometrie nella ripresa (soprattutto dopo il gol di Politano), e si è affidata ai nervi per l'inutile assalto finale dopo la rete del pareggio. Per i rossoneri, che tornano sulla terra dopo un buon filotto di partite, è un brutto colpo da digerire a pochi giorni dall'arrivo del Napoli a San Siro: match che il Diavolo giocherà senza Bonucci (squalificato) e probabilmente anche senza Romagnoli. Dopo aver fermato il Napoli, il Sassuolo si è invece ripetuto anche a San Siro. Iachini torna a casa con un pareggio utile per la lotta salvezza.
Consigli alza il muro
C'è un dato statistico che dovrebbe far sorridere Rino Gattuso: il Milan è una delle squadre italiane che tira di più in porta. Un dettaglio di non poco conto, che i rossoneri hanno messo in mostra anche nel primo tempo contro il Sassuolo. Di fronte ad una difesa che negli ultimi sei turni ha sempre preso gol, Bonucci e compagni hanno scaldato a ripetizione i guantoni di Consigli: decisivo in almeno tre circostanze.
Nonostante il dominio territoriale, il Diavolo è però tornato negli spogliatoi senza la gioia della rete. Un risultato figlio non solo della buona prova del portiere del Sassuolo, ma anche della gestione lenta del pallone e della poca cattiveria dentro l'area neroverde: comunque accerchiata, grazie al costante lavoro sulle fasce di Suso e Calhanoglu. Il Sassuolo si è difeso (a volte con ordine, a volte meno) e a provato a pungere con le ripartenze veloci di Politano e Berardi. Troppo poco, però, per sorprendere una difesa che, dopo neanche 5 minuti, ha perso Romagnoli per un problema muscolare.
Kalinic salva il Milan
Di fronte ad un'evidente difficoltà, Rino Gattuso dopo dieci minuti della ripresa ha ridisegnato il suo Milan: fuori Abate, dentro Andrè Silva per una squadra che è passata ad un 3-4-3 molto più offensivo. Con il Sassuolo raramente pericoloso (fuori Berardi e Sensi per Ragusa e Cassata), l'undici rossonero ha continuato nel suo accerchiamento all'area neroverde senza però trovare il guizzo vincente. Occasione che, paradossalmente, è invece capitata a Ragusa al 64esimo, con una conclusione parata a terra da Donnarumma.
Il campanello d'allarme suonato in area rossonera da Ragusa, ha anticipato di pochi minuti il gol di Politano: splendido destro da fuori area che è finito nell'angolo destro della porta rossonera. Una rete che ha dato il via all'assedio finale della squadra di Gattuso: disorientata dal passivo e sulle gambe in molti di alcuni suoi protagonisti. Dopo aver fallito una buona occasione, è stato Kalinic a firmare il pareggio a cinque minuti dalla fine e a regalare un po' di speranza: crollata definitivamente davanti al miracolo di Consigli al 96esimo e di fronte al triplice fischio finale. Il Milan si è così fermato a San Siro. Il pareggio, in questo caso, equivale ad una sconfitta e allontana quasi definitivamente il sogno Champions League.