Milan, addio amaro di Montolivo: “Non ho mai fiatato, via a testa alta ma da uomo ferito”
Continuano le porte girevoli in casa Milan. Dopo gli addii di Leonardo da direttore generale dell'area tecnico-sportiva e dell'allenatore Gennaro Gattuso, adesso è tempo dell'ex capitano Riccardo Montolivo. Il centrocampista ha affidato a Instagram le sue parole di saluto per i tifosi rossoneri, alla luce della scadenza del suo contratto dopo 7 anni all'ombra del Duomo. Lo ha fatto senza nascondere una sottile vena polemica per la sua gestione tecnica, soprattutto nell'ultima stagione, che – complice un infortunio che lo ha tenuto fuori due mesi – non lo ha visto scendere in campo nemmeno una volta.
Il saluto ‘social' di Montolivo ai tifosi del Milan
Su Instagram, l'ex capitano rossonero si rammarica di non aver potuto salutare i suoi tifosi. Affida al messaggio "social" il suo orgoglio per aver vestito la casacca rossonera e lo conclude con un "Forza Milan", non prima di aver riservato parole polemiche verso la sua gestione tecnica nel corso della stagione appena trascorsa.
L'ultima, deludente stagione di Riccardo Montolivo
"Non ho potuto fare 1 solo minuto in campo". Lo ammette lui stesso, con un pizzico di amarezza. Penalizzato dall'infortunio che l'ha tenuto fermo dal 24 agosto al 23 ottobre 2018, Montolivo non è riuscito a scendere in campo neanche una volta, malgrado lunghi periodi di piena emergenza a centrocampo in cui si è arrivati addirittura a proporre (con risultati non soddisfacenti) Calabria come mezzala. Durante le partitelle infrasettimanali l'ex capitano veniva spesso schierato con la Primavera, perché secondo Gattuso "non era pronto dopo l'infortunio" e si accomodava sempre in panchina "per scelta tecnica". Da aprile ha addirittura smesso di essere convocato.
Fiorentina e Milan, i pilastri della carriera di Montolivo
Formatosi nelle giovanili dell'Atalanta, squadra che lo ha fatto esordire in Serie A a 19 anni nel 2004, Montolivo si trasferisce alla Fiorentina dopo che i bergamaschi retrocedono in B al termine della stagione. A Firenze, il centrocampista trova la sua dimensione e trascorre 7 stagioni in cui attraversa una fase di crescita per continuità di rendimento e leadership. Nella stagione 2008-2009 esordisce in Champions League giocando tutte e sei le partite di un girone che vede la squadra viola concludere al terzo posto. Approdato al Milan a parametro zero nel 2012, indossa per la prima volta la fascia di capitano il 25 novembre, in occasione di Milan-Juventus. Fascia di capitano che gli sarà tolta dopo 4 anni e che sarà uno dei motivi del post polemico con cui ha deciso di salutarsi per sempre dai tifosi del Milan.
