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Mihajlovic: “Sarà un girone di ritorno di vendette e rivincite”

Il tecnico soddisfatto della prestazione del Milan contro la Fiorentina, ringrazia il presidente Berlusconi per la fiducia trasmessa al gruppo. Una battuta anche sulla lotta al vertice: “Napoli e Juve hanno qualcosa in più, con le altre ce la giochiamo”
A cura di Marco Beltrami
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Per la prima volta in stagione Sinisa Mihajlovic ha esultato in panchina in maniera incontenibile. L’allenatore serbo ha abbracciato tutti dopo il gol di Boateng che ha chiuso i conti nel match contro la Fiorentina, che i rossoneri hanno vinto per 2-0. Un Milan finalmente convincente che ha ampiamente meritato il risultato, dimostrando sin dall’inizio di volere fortemente i 3 punti, concedendo poco alla temibile squadra di Paulo Sousa. Il tecnico non può non essere soddisfatto ai microfoni di Sky nel post partita: "Sono molto soddisfatto. Partita attenta, con grande sacrificio e abbiamo vinto meritatamente. La Fiorentina finora aveva sempre segnato e con noi non l’ha fatto. Devo ringraziare innanzitutto i ragazzi perché sono stati bravissimi e hanno lavorato benissimo in questa settimana complicata".

Un ringraziamento particolare anche al presidente Berlusconi che in settimana ha ribadito la fiducia al mister, portando una ventata di serenità nello spogliatoio: "E poi vorrei ringraziare il nostro presidente, che è grande. Un grande presidente non si vede solo per i trofei vinti, ma perché sa scegliere bene il momento di intervenire e sa quello che deve dire e quando deve dirlo. Ci ha regalato una settimana di serenità e fiducia e quando ci sono queste cose si lavora meglio. Spero che i risultati regalino serenità anche a tutto l’ambiente".

L'allenatore del Milan prende atto dei grandi miglioramenti del suo Milan. Merito anche dell'impegno dei suoi ragazzi che in termini d'impegno sono sempre stati sul pezzo: "La squadra è cresciuta molto rispetto alla gara dell’andata. Sapevamo che era difficile perché loro sono molto forti dalla metà campo in su. Vorrei più possesso palla, gestione della partita e fraseggio in mezzo al campo. Per un certo tipo di partite e giocate bisogna però avere anche giocatori con le caratteristiche giuste. Noi siamo più calciatori che “strappano” che attaccano la profondità. Stiamo comunque migliorando, anche se non è facile. Nelle ultime partite stiamo comandando il gioco e questi ragazzi se lo meritano perché l’impegno c’è sempre stato". 

In conclusione un bilancio del momento della squadra, con un pensiero anche al futuro. Un futuro in cui il Milan potrà giocarsela con tutti, o quasi per prendersi delle belle rivincite: "Penso che giochiamo bene, anche se possiamo migliorare. Per occasioni create e tiri in porta siamo tra le prime tre in Italia. Poi ovviamente migliorando avremmo avuto qualche punto in più. Con l’Atalanta in casa abbiamo “rubacchiato" qualcosa, ma in altre gare avremmo meritato almeno complessivamente 5-7 punti in più e ora saremmo in un’altra posizione. Continuando così, a parte Juve  e Napoli, che hanno qualcosa in più con le altre ce la giochiamo. Abbiamo comunque soltanto vinto una partita. Il campionato è ancora aperto e speriamo in un girone di ritorno di rivincite e vendette".

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