Mihajlovic punge Icardi: “Con me non sarebbe capitano”
Il caso Icardi continua a far discutere. Non più solo in casa Inter, dove tuttavia sembra essere stata raggiunta una tregua interna, ma anche tra le avversarie dei nerazzurri: Sinisa Mihajlovic, tecnico del Torino prossimo sfidante della Beneamata in campionato, conosce del resto molto bene l'ambiente meneghino, avendoci giocato tra il 2004 ed il 2006 prima ed avendo ricoperto il ruolo di vice-allenatore di Roberto Mancini tra il 2006 ed il 2008.
Il serbo non le manda certo a dire, e così alla vigilia del match contro l'Inter (che potrebbe costare la panchina al tecnico nerazzurro De Boer), ha voluto dire la sua sulla vicenda legata a Mauro Icardi. "Quando giocavo nell'Inter non ero il capitano", ha spiegato nella conferenza stampa pre-partita, "ma ero più seguito di chi lo era. Non so se in una delle mie squadre Icardi avrebbe avuto la fascia, poi però sono i giocatori stessi che scelgono chi debba essere il proprio punto di riferimento".
Parole chiare e che non lasciano spazio ad interpretazione. Inter-Torino, di fatto, è già iniziata. "Conosciamo il blasone dei nerazzurri ma noi andremo a Milano per conquistare i tre punti", ha aggiunto ancora Mihajlovic, "la squadra è al 50 per cento e sono sicuro che si possa migliorare in carattere e personalità di un altro buon 30 per certo. Il restante 20 dipende solo da noi, siamo sulla strada giusta e sono certo che otterremo ciò che vogliamo". Dopo l'Inter, ci sarà una nuova trasferta, ad Udine, quindi l'impegno interno con il Cagliari prima della sosta: inevitabile pensare al turn-over. "Non lo escludo, essendoci tante gare ravvicinate", ha spiegato ancora il serbo, "la cosa più importante però è che ho una rosa ampia in cui tutti possono far bene il proprio lavoro. Ed è bello vedere che i giocatori si impegnano a seguire i dettami del proprio tecnico".