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Mihajlovic, Fiorentina: allenare la Juventus sarebbe il sogno di chiunque

L’allenatore della Fiorentina, si prepara ad affrontare la trasferta contro la Juventus, rivelando tutte le sue sensazioni.
A cura di Marco Beltrami
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Questa Juventus, dev'essere davvero una gran bella squadra: infatti basti pensare che ne parla in termini positivi persino quel Sinisa Mihajlovic, che da sempre sul campo e fuori, non è mai stato "tenero" (volendo usare un eufemismo) nei confronti della "vecchia signora".

L'attuale allenatore della Fiorentina, invece ha letteralmente spiazzato tutti, sopratutto i supporters viola, spendendo belle parole nei confronti dei bianconeri, sulla strada che porta allo scontro diretto di Sabato. Sicuramente il serbo, però non ha nessuna intenzione di fare la comparsa in quel di Torino, spronando i suoi all'impresa, prendendo esempio dall'esperienza della scorsa stagione quando alla guida del Catania, s'improvvisò corsaro in casa bianconera. "Ero arrivato da poco a Catania, all'esordio avevamo perso in casa col Livorno – ha ricordato Mihajlovic nel corso di un'intervista rilasciata a ‘Tuttosport' -. Durante la tradizionale cena d’auguri parlò alla squadra l’ad Lo Mo­naco e fece riferimento alla sfi­da col Bologna in programma dopo la sosta. Io lo interruppi: prima c’è la Juve, andremo là per vincere dissi rivolgendomi ai giocatori. Non volevo che passasse un messaggio sba­gliato, come fossimo arresi in partenza. A Torino facemmo una grande partita. Con la Fiorentina cercherò di andare là per vincere. I miei proclami? Attraverso la stampa io man­do messaggi alla mia squadra. Avete mai sentito un allenato­re dire che gioca per perdere? Ebbene, io non dirò mai nep­pure che gioco per pareggiare".

Mihajlovic, non nasconde la sua stima sull'allenatore avversario, e sulle stelle bianconere come il suo connazionale Krasic, che a suo dire è già un campionissimo. E su un eventuale quanto mai remoto futuro in bianconero, l'ex nerazzurro, non preclude nessuna possibilità: "E’ una squadra organizzata, compatta come tutte quelle al­lenate da Del Neri. Ha il mi­glior attacco del campionato, è in salute – ha spiegato il tecnico serbo -. Però ogni gara va gio­cata, questa è importante ma non ancora fondamentale. Sappiamo che possono metter­ci in difficoltà ma pure noi pos­siamo farle del male. Juve da scudetto? Può esserlo. Magari Milan e Inter hanno un po’ più di qua­lità e più individualità che pos­sono decidere una gara ma co­me organizzazione e come squadra la Juve è superiore. Io alla Juve un giorno? Tutti vorrebbero giocare o allenare una squadra del genere. Ma sia chia­ro, non intendo mancare di ri­spetto a Del Neri né alla Fio­rentina e ai tifosi. Aggiungo che mai sarei andato alla Juve di Moggi. Questa invece è tut­ta un’altra cosa. Mi piace il suo presidente, mi piacciono Ma­rotta e Paratici, eppoi c’è Ned­ved. Sono molto contento del suo ritorno, la persona giusta al posto giusto, un uomo di grande spessore, di grande personalità, darà tanto, sarà un valore aggiunto per la so­cietà. Mi pare insomma che stia tornando la Juve per bene di qualche anno fa".

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