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Mihajlovic chiama Totti al Torino: “France’, il mio numero ce l’hai…”

L’allenatore sogna un Torino alla “James Bond” e lancia un messaggio al Pupone che sarebbe pronto ad accogliere a braccia aperte in granata.
A cura di Marco Beltrami
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Le loro strade si sono incrociate spesso, in campo e fuori. Sinisa Mihajlovic e Totti prima compagni di squadra alla Roma, si sono ritrovati avversari quando il serbo ha indossato la maglia della Sampdoria, dell'Inter e soprattutto della Lazio. Poi l'avventura in panchina, con Miha che non ha perso occasione per esaltare le doti del Pupone salutandolo affettuosamente prima di ogni incontro. Un rapporto di stima e di amicizia, quello tra i due che chissà in futuro potrebbero ritrovarsi a lavorare fianco a fianco.

Mihajlovic e Totti

Il calcio spesso regala sorprese, lo sa bene Mihajlovic che sarebbe prontissimo ad abbracciare a Torino quel Totti che solo pochi mesi fa ha emozionato tutti con il suo addio alla Roma. In una lunga intervista a "La Gazzetta dello Sport", l'allenatore granata torna sul rapporto che lo lega al Pupone, e a quel consiglio dato a Boskov ai tempi della Roma: "Dissi a Boskov di portarlo in panchina e poi di farlo entrare a Brescia. E le confesso che mi sarebbe piaciuto anche essere il suo ultimo allenatore. Il suo addio?  Fa effetto. È stato il più forte calciatore italiano degli ultimi 30-40 anni, forse di sempre. Secondo me poteva giocare ancora un anno, ma non avrebbe cambiato la sua straordinaria carriera. La dimostrazione d’amore che ha ricevuto lui dai tifosi il giorno dell’addio non l’ha avuta mai nessun altro calciatore al mondo. Questo lo ripaga di tutti i trofei che avrebbe vinto altrove”.

"France' il mio numero ce l'hai"

Ecco allora che Miha non si nasconde, e chiama esplicitamente Totti al Toro: "Dall'inizio, a metà partita, o nell'ultima parte di gara, io la carta Totti nel mazzo vorrei sempre averla. Non credo pensi di indossare una maglia diversa da quella della Roma, ma se ne avesse voglia… Francè, il mio numero ce l'hai". Un invito vero e proprio per l'ormai ex capitano che non ha ancora ufficializzato il suo futuro

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Un Torino alla James Bond

Chiuso il capitolo legato alla suggestione Totti, Mihajlovic ha parlato del suo Torino, che vorrebbe a immagine e somiglianza di uno dei suoi idoli cinematografici: "Vorrei un Torino alla James Bond. Pratico e aggressivo, ma anche bello ed elegante. Di lotta e di governo. Di spada e di fioretto. Proletario e aristocratico". Il 48enne mister a tal proposito è finora soddisfatto del mercato che gli ha regalato un nuovo portiere come Sirigu e giovani talenti come Lyanko e Bonifazi, in attesa di ulteriori acquisti: "Sirigu ha esperienza, qualità e voglia di rivalsa nell'anno del Mondiale. Lyanko e Bonifazi sono due giovani centrali di grande prospettiva. I ruoli ancora da coprire? La societa' sa tutto. E io mi fido del lavoro del presidente Cairo e di Petrachi. In ogni caso non e' un segreto che cerchiamo un altro centrale per aiutare nella crescita i nostri giovani. Un paio di innesti in mezzo al campo, un paio di esterni alti, un vice Belotti…".

Miha e le offerte di mercato

E a proposito del "Gallo", Miha è fiducioso sulla sua permanenza, anche se il calciomercato non si ferma mai: "Belotti resta con noi? Io lo spero e così vuole anche Cairo, che a venderlo non pensa. Poi c'è una clausola rescissoria da 100 milioni. Se qualcuno la versa arriva un fiume di denaro, ma poi bisogna cambiare modo di giocare perché se pensi solo a sostituire Belotti, peggiori: e' difficile trovare un altro che trascini i compagni e faccia 26 reti". Un mercato che ha sfiorato anche il tecnico che ha rivelato di aver ricevuto 3 offerte importanti: "Il mercato? Mi ha solo sfiorato. Perché sono sotto contratto col Toro e sto benissimo qui. Ho un rapporto forte col presidente Cairo. Pero' mi ha fatto piacere l'interessamento di un grande club italiano, la proposta di un club inglese e un'offerta milionaria dalla Cina. L'estero mi intriga, prima o poi…".

Juventus ancora favorita

Inevitabile una battuta sul campionato e in particolare sui "cugini" della Juventus che a giudizio di Mihajlovic restano i favoriti per il titolo, anche se perderanno punti contro i granata: "La Juventus parte dall'altissimo. Non ce la giochiamo con loro, che lotteranno per il settimo scudetto di fila. Un settebello alla loro portata. Perché la Juve piùdi una zebra sembra un animale predatore che ha una fame infinita. Sta mettendo nel motore giovani di qualità come Schick. Perderanno punti nei derby, ma restano i favoriti". 

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