Mihajlović avverte la Juventus: “Lo Scudetto lo festeggino a Torino, non a casa nostra”

Siniša Mihajlović come di consueto non le manda a dire. E così il tecnico blucerchiato, reduce da un aprilo senza vittorie (due sconfitte e tre pareggi), avverte la Juventus che, in caso di successo a Marassi, festeggerebbe il suo 31esimo scudetto. "Meritano lo scudetto e potranno giustamente festeggiarlo", ha spiegato in conferenza stampa, "ma a Torino e non in casa nostra". Insomma: l'obiettivo è rimandare la festa scudetto della Juventus, che però potrebbe vincere il campionato anche perdendo, in caso non vinca neppure la Lazio domenica pomeriggio. Il presidente Ferrero, per caricare ulteriormente l'ambiente, posta un messaggio su Twitter. Concetto chiaro nonostante l'italiano sgrammaticato… "Aprile dolce dormire! attenzione Juve oggi andremo tutti all'arembaggio xche semo più forti e ve rimandiamo la festa a casa vostra 8 maggio!".
"Sono convinto che uniti, con determinazione e carattere, oltre che con il gioco ed anche con quel pizzico di fortuna che ci è mancato ultimamente", ha spieagato ancora Mihajlović, "possiamo davvero rinviare la festa dei bianconeri. In quest'ultimo periodo abbiamo avuto qualche problema in fase realizzativa, ma contro di loro potrò schierare il bomber migliore della nostra storia: i tifosi della Sampdoria. A loro chiedo di scendere in campo con noi". Contro i bianconeri mancheranno Acquah (squalificato) oltre agli infortunati De Vitis, Cacciatore, ed Eder: il tecnico serbo dovrebbe puntare su Bergessio dal primo minuto, assieme ad Okaka ed Eto'o. I precedenti dicono Juventus: negli ultimi dodici precedenti, solo due successi blucerchiati contro sei blitz bianconeri e quattro pareggi. Insomma, ci vorrà davvero una grande Samp. Anche perché la Juventus vuole chiudere il discorso campionato e concentrarsi soltanto sulla Champions League: martedì arriva il Real Madrid per le semifinali d'andata. Domani a Marassi i bianconeri proveranno a calare il sipario sul discorso scudetto: Sampdoria permettendo.