Messi via da Barcellona, Bartomeu: “No, Leo chiuderà la carriera qui”
Messi resta al Barcellona, non si lascerà ammaliare dalle sirene che arrivano dalla Premier. Ne è convinto il presidente del Barcellona, Bartomeu, che ha provato a rasserenare l'ambiente blaugrana ostentando sicurezza rispetto al chiacchiericcio di mercato e ai dubbi alimentati dalla stampa sul futuro della Pulce. "Mi fido delle parole del giocatore e di suo padre – ha ammesso il numero uno dei catalani, come riportano i media spagnoli -, entrambi hanno sempre dichiarato di voler restare qui con Leo che ci ha sempre detto di voler chiudere la carriera in blaugrana". Grande cautela da parte del massimo dirigente e, al tempo stesso, il tentativo di spostare la luce dei riflettori altrove: l'argentino attualmente è infortunato, la squadra ha mostrato di attutire il colpo durante la sua assenza, il battage mediatico intorno all'inchiesta per frode fiscale pure ha contribuito ad alimentare la pressione. Messi va protetto… e coccolato. "Merita rispetto, si parla troppo di lui e di quel che gli accade intorno. Da parte nostra avrà sempre il massimo sostegno".
I rapporti con il suo entourage sono sempre buoni, ha fatto sapere Bartomeu. E allora perché è così difficile abbozzare anche solo un'ipotesi di rinnovo contrattuale? Il presidente del Barcellona mettere la sordina anche a questa domanda ricorrente. "Il motivo è molto semplice, abbiamo ancora tre anni di contratto davanti. Quindi, tutta questa fretta non è giustificata".
Stop alle voci sulla Pulce, obiettivi tutti puntati su gennaio quando il Barcellona potrà ritornare a trattare sul mercato. Ma c'è un'altra grana da superare, ovvero il cosiddetto caso scoppiato di recente sul presunto tentativo di esercitare pressioni sugli arbitri per sfavorire i catalani nel Clasico contro il Real Madrid. Bartomeu tiene un profilo basso ma deciso. "Mi auguro che si faccia chiarezza – ha concluso -. Un conto è se gli arbitri sbagliano per errore umano, che ci può stare. Altro è se lo fanno per motivi differenti. Dico, però, che credo alla loro buona fede".