Messi e i suoi fratelli: quando i campioni non hanno il fisico ma fanno la differenza

Chi l'ha detto che nel calcio moderno bisogna avere fisico e centimetri? Forse è un luogo comune o forse è comodo che si divulghi questa ‘credenza' che appare quasi come un ‘dogma' per quei club che vogliano un giorno o l'altro esplodere a livello nazionale e ancor più nel panorama internazionale. Così, si punta ai vari Ibrahimovic, Toni, Matri, Borriello, Caracciolo, Kozac, Gilardino, Moscardelli, Milito. Tutti ragazzoni dai 180 centimetri in su, delle vere e proprie corazzate. Una ‘moda' o una scelta che si ritrova anche all'estero con i vari Crouch, Adebayor, Drogba, Dzeko, Barrios, Van Persie tutti plurititolati campioni che militano nei migliori campionati europei. Eppure, statistiche e numeri alla mano, ci si accorge che spesso – molto più spesso di quanto non si creda – sono altri giocatori a fare la differenza. Giocatori ugualmente bravi o forse ancor di più visto che non fanno del fisico la loro arma dirompente, anzi.

MESSI, PRIMO ANCHE TRA I PICCOLI – Il capitano di questa schiera di ‘bassotti' da portento è ovviamente, il miglior giocatore oggi in circolazione: Lionel Messi, giocatore del Barcellona, classe '87, 167 centimetri di pura e cristallina classe. Lui, è l'emblema del giocatore brevilineo, veloce e rapido ma con una muscolatura che lo sorregge e lo protegge dall'agonismo del calcio attuale fatto di contatti fisici rudi e troppo spesso oltre il regolamento. Non è certo la sua statura o la sua fisicità l'arma che lo contraddistingue: proprio il fatto di essere più piccolo rispetto agli avversari, al contrario, gli permette quell'agilità e quella velocità che altrimenti non potrebbe avere. Non a caso, a conferma della teoria che ‘piccolo è bello', proprio la squadra in cui milita, il Barcellona, manca della cosiddetta ‘torre' offensiva, sviluppando nel possesso di palla a terra e nelle verticalizzazioni il proprio gioco e la propria fortuna. In oltre, le migliori due squadre d'Europa del momento che si sfideranno in Champions League nella cornice di Wembley per dimostrare chi sarà il migliore, hanno un'altezza media tra le più contenute in Europa. Il Manchester United ha nei soli Berbatov e Rio Ferdinand, i due pilastri della rosa. Ma il primo è circondato da una schiera di ‘nanetti' terribili che spesso fanno loro la differenza, come Wayne Rooney (178 cm), Hernandez (180 cm) o Park e Giggs (175 cm) o Scholes (170 cm); il secondo è un difensore e come tale – così come moltissimi portieri – ha nella fisicità la sua migliore espressione tecnica. Eppure, proprio i Devils hanno conquistato Premier e la finale di Champions League 2011, come i loro rivali azulgrana. A Barcellona, il ‘gigante' è il difensore Gerard Piquè (192 cm), per il resto, una media-centimetri bassissima con quasi tutti i titolari (e i migliori giocatori) sotto il metro e 80. Qualche esempio? Messi, Xavi, Pedro, Iniesta, Villa, Mascherano, Bojan: una media di 170 centimetri o poco più.

ITALIA, TERRA DI ‘NANI' – Anche in Italia, la storia non cambia: l'esempio più eclatante è l'Udinese di Guidolin quarta forza del nostro calcio e dal prossimo anno ai preliminari di Champions League. Antonio Di Natale, fenomeno del gol con 57 centri in due stagioni, e Alexis Sanchez, il ninho maravilla che Pozzo non vuole vendere nemmeno per 40 milioni sono state le due stelle che hanno fatto brillare i bianconeri. Eppure non sono certo degli ‘stangoni': il capocannoniere della serie A è uno ‘scricciolo' di 70 chili per 170 centimetri, il cileno dai piedi d'oro è ancora più minuto, 168 centimetri per 69 chili. E ancora. Lo stesso Pato (179 cm) nel Milan campione d'Italia sfigura di fianco a Ibra, ma non con Robinho (172) o lo stesso Cassano (175 cm); Floccari e Zarate nella Lazio non superano la media di 1,78 cm, così come nella Juventus Del Piero-Matri-Quagliarella e nel Napoli Cavani-Hamsik-Lavezzi sono tridenti che non superano i 180 cm di media. E guardando la classifica marcatori non si trovano di certo moltissimi giocatori-giganti: oltre ai già noti Cavani e Di Natale, ecco spuntare Marco Di Vaio (178 cm), ed Eto'o (179).

IL MERCATO PARLA ‘BASSO' – Ma anche il futuro parla in piccolo. Sono infatti moltissimi i giocatori ricercati per il nuovo calciomercato che hanno una media molto bassa in quanto a corporatura. Già citato Alexis Sanchez che dall'udinese dovrebbe partire alla volta di una vera e propria big, anche Nuri Sahin il nuovissimo acquisto targato Real Madrid non è di certo un ‘perticone': 70 kg per 179 cm. Ma di certo ha nei suoi colpi tecnici ciò che gli manca in fase di centimetri. E che dire di Giuseppe Rossi che è entrato nell'ottica Barcellona? Per l'attuale attaccante italiano del Villarreal solamente 173 cm in 73 kg. Oppure Sergio Aguero, El Kun, cercato dalla Juventus e probabilmente prossimo a lasciare l'Atletico di Madrid. Per lui il metro è ancora più ingeneroso: 172 centimetri soltanto. Così come per Eden hazard il belga che fa impazzire l'Inter: il giocatore del Lille campione di Francia misura solamente 170 cm per 67 chili. E ancora. Carlos Tevez che è in rotta con il City di Mancini: 173 centimetri per l'Apache argentino, oppure Neymar, il gemello di Ganso, che in Nazionale e al Santos dall'alto dei suoi 174 centimetri e 64 chilogrammi sta facendo impazzire i tifosi verdeoro e destato l'interesse dei maggiori club europei.
I MITICI ‘BASSOTTI' – Dopotutto, i giocatori bassi sono sempre stati al centro della storia del calcio, per un mito che non morirà mai, malgrado il calcio moderno sia fisico e di contatto. Non a caso, i calciatori più estrosi e con i colpi di genio hanno sempre accompagnato la loro bravura ad una dose piccola di centimetri. La lista è corposa ma per ricordarne solamente alcuni che hanno segnato la storia del calcio internazionale, ecco una piccola lista finale: Maradona 1.66 cm, Zola 1.66, Romario 1.69, Pelè 1.72, R.Baggio 1.68, R.Carlos 1.66, Sivori 1.63, B. Conti 1.69, Hassler 1.66, Rui Barros 1.59. E chi più ne ha, più ne metta.