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Messi, Dybala e tanti altri. Dopo un gol, la dedica in onore del papà o della nonna

In campo fanno letteralmente ammattire le difese avversarie e, di conseguenza, i loro gol, fanno esplodere di gioia i tifosi. Sono alcuni dei top player d’Europa che, dopo una rete realizzata, omaggiano i propri cari defunti alzando le braccia al cielo. Fra loro anche Adrià Vilanova, figlio di Tito, ex tecnico del Barcellona.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Un gol per far sognare il pubblico, un gol per la vittoria della squadra, per una soddisfazione personale, ma soprattutto per rendere omaggio a chi ha sempre sperato che un giorno potessero diventare dei campioni. Stiamo parlando dei calciatori che, dopo un gol realizzato, alzano le braccia al cielo omaggiando e ringraziando una persona cara scomparsa: genitori, parenti o amici. Loro, che hanno sempre creduto nel sogno di vederli giocare e segnare nel grande Olimpo del calcio. Scopriamo insieme chi sono.

Leo Messi, e la dedica a sua nonna

Il più grande calciatore argentino di tutti i tempi dopo Diego Armando Maradona. I suoi gol, le sue giocate fuori dal comune, le azioni e il numero incredibile di “Pallone d’Oro” vinti in carriera, fanno di Leo Messi, oggi, il più vincente top player dell’era moderna insieme al “rivale” Cristiano Ronaldo. I gol a raffica che vediamo realizzati dalla “Pulce”, sono spesso seguiti da un’esultanza singolare che tutti si chiedono a chi sia rivolta. Messi infatti, dopo aver insaccato l’ennesimo portiere di turno, alza le braccia al cielo e dedica il gol alla nonna materna. Clelia, questo il suo nome, era la nonna preferita di Messi, di chiare origini italiane. “Avevo un rapporto fortissimo con mia nonna, perché stava molto con noi, viveva per noi nipotini. Morì quando avevo dieci o undici anni. Per me fu un colpo durissimo – raccontò la Pulce in un’intervista rilasciata tempo fa – lei è stata molto importante per me”.

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Kessie, sull’attenti per il mio papà

Tornato dalla Coppa d’Africa, dove è stato eliminato, da campione in carica, con la sua nazionale, la Costa d’Avorio, Frank Kessie è una delle più belle sorprese della stagione 2016/2017 in Serie A. Lui, è il punto di riferimento del centrocampo dell’Atalanta. Lo scorso anno al Cesena, Kessie sta facendo ammattire i grandi club italiani, soprattutto la Juventus che l’avrebbe voluto in rosa già dall’ultimo mercato di gennaio, dove però sembra sia stato bloccato dalla Roma per il prossimo campionato. Grintoso e con una grande personalità, Kessie, dopo ogni gol, festeggia con un gesto che solo adesso abbiamo capito. “Lo faccio per mio papà – disse nel corso di un’intervista – che è morto quando avevo appena undici anni – ha spiegato Kessie -. Era un calciatore di serie A in Costa d’Avorio, poi è diventato un militare anche se non è mai andato in guerra. Quando segno mi metto sull’attenti per lui, per salutarlo e rendergli omaggio”.

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Dybala, un’esultanza in onore a mio padre

"Piango per mio padre, morto quando avevo 15 anni. Ha lottato tanto tempo contro un tumore al pancreas ma è stato inutile". Paulo Dybala, talento della Juventus, autore dell’ottima stagione, lo scorso anno, e protagonista, anche oggi, del campionato in vetta alla classifica dei bianconeri, è una vera promessa del calcio mondiale. Il suo segreto? il padre Adolfo, morto per una brutta malattia quando l'attaccante della Juventus aveva solo 15 anni. Dybala raccontò che fu proprio il padre a infondergli quella forza e volontà d'animo per continuare sulla strada del calcio nonostante difficoltà e avversità. "Non fu facile – ricordò Paulo Dybala – ero rimasto orfano da poco e avevo la famiglia lontano: mi chiudevo in bagno a piangere, ma non ho mollato. E oggi so che papà è orgoglioso di me: i miei gol li dedico a lui". Infatti dopo ogni gol, la “Joya”, alza le braccia al cielo e omaggia suo papà salutandolo ad ogni sua prodezza.

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Un gol per papà Tito

E’ stato uno dei momenti più tristi della storia del Barcellona, una storia che ancora oggi apre un grande dolore nel cuore della dirigenza, dei calciatori e tifosi del Barcellona, che piansero tanto dopo la morte dell’ex tecnico della squadra catalana Tito Vilanova. Un grande allenatore, capace di non far rimpiangere l’addio di Pep Guardiola che tentò la fortuna in Bundesliga accettando la corte del Bayern Monaco. Un tumore alla ghiandola parotide lo strappò dalla panchina dei blaugrana che erano molto legati alla professionalità e al carattere di quell’allenatore amato da tutti. Adrià Vilanova, il figlio di Tito, gioca come difensore nella squadra del Barcellona B, e due anni fa, quando era all’Under 19 blaugrana, nel corso di una partita, concretizzò un contropiede al 90’ realizzando il gol decisivo che premise ai giovani talenti del Barcellona di superare il San Francisco per 2-1 e interrompere così una striscia perdente di tre ko consecutivi. Adrià confessò che fu la prima volta in cui ha dedicato un gol a suo padre Tito e che, nel corso della sua carriera, lo farà dopo ogni gol realizzato in onore al suo papà speciale.

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Da Del Piero a Di Maria, tanti altri nella storia

Non sempre, ma in alcune occasioni, sono stati tanti i calciatori che hanno avuto, almeno una volta, un pensiero per i loro cari defunti, esultando con le braccia al cielo dopo un gol. Uno degli esempi presenti ancora nelle mente dei tifosi juventini e degli amanti di questo sport, è sicuramente quello legato ad Alex Del Piero. L’ex capitano della Juventus, dopo la morte del papà, suo grande fan, segnò al San Nicola di Bari, un gol decisivo per la vittoria di quella partita dei bianconeri, esultando con la rabbia di chi aveva sfogato tutto il dolore per la perdita di una delle più grandi colonne della sua vita. Ma, tornando ad oggi, anche l’argentino Angel Di Maria, attualmente al Psg, ha commosso il mondo del calcio. Con le braccia rivolte al cielo, in una gara giocata fra l’Argentina e il Cile, il ‘fideo' si prese la scena dopo la rete del vantaggio realizzata.  Dalla panchina gli porsero una t-shirt, lui la prese e la baciò, e con gli occhi lucidi, guarda lassù, dove sua nonna lo guarda giocare. "Mia cara nonna, riposa in pace. Grazie per avermi trasmesso i valori che porto con me oggi e le cose più belle della vita. Ti voglio bene con tutto il cuore!", sono le parole che il calciatore scrisse in un post su Facebook.

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