Messi da leggenda: il Barcellona vince 3-0 e prenota la finale
Dopo lo spettacolo dello "Stadium" di Torino, le emozioni della Champions League si sono spostate al "Camp Nou" dove è andato in scena il suggestivo ritorno di Pep Guardiola in quella che è stata la sua casa per molti anni. Lo scontro tra i titani blaugrana e quelli del Bayern Monaco ha prodotto, inevitabilmente, uno show di grande qualità. Arbitrata dal nostro Rizzoli, il match ha sorriso al Barcellona. La squadra catalana cercava la rivincita del maggio 2013, quando nelle due semifinali i bavaresi rifilarono sette gol all’allora squadra fantascientifica guidata da Guardiola. Il Bayern Monaco, invece, un risultato utile per poi giocarsi tutto nel ritorno dell’Allianz Arena.
Il risultato finale ha sorriso agli spagnoli che, trascinati da un Leo Messi in versione "deluxe", hanno schiantato un generoso Bayern Monaco. Il 3-0 finale regala a Luis Enrique più di una chance per volare a Berlino. All'Allianz Arena servirà, infatti, un miracolo ai campioni di Germania già penalizzati dalle diverse assenze pesanti, tra cui quelle di Robben e Ribery. Il match di Barcellona ha, inoltre, reso di nuovo omaggio al giocatore più forte al mondo. I due gol, specialmente il secondo, di Leo Messi sono stati da cineteca e difficilmente verranno dimenticati da Guardiola che, per la prima volta, ha capito cosa vuol dire trovarsi di fronte al fenomeno argentino.
Partenza Blaugrana – Davanti al loro ex allenatore, Messi e compagni hanno aggredito subito la partita cercando sin dall'avvio le famose trame di gioco che ben conosce anche lo stesso Pep Guardiola. Un avvio determinato e "cattivo" quello dei blaugrana, che ha subito portato Suarez a sfiorare il vantaggio al 12esimo. Il "Pistolero", solo davanti a Neuer, si fa però ipnotizzare dal portierone tedesco che devia la conclusione dell'uruguaiano in corner. Tre minuti più tardi, l'occasione capita a Neymar: anche lui fermato in angolo dal numero uno del Bayern Monaco.
L'undici tedesco, dopo un quarto d'ora di sofferenza, metteva la testa nell'area di rigore catalana sfiorando il vantaggio al 18esimo: splendido "dai e vai" tra Muller e Lewandoski, con il polacco che non trovava il contatto con il pallone solo davanti a ter Stegen. Senza mezza squadra infortunata, Guardiola ha provato a giocarsela con un atteggiamento spavaldo ma ha dovuto più che altro cercare di fermare lo scatenato tridente del Barcellona. Al 39esimo altro miracolo di Neuer. Lancio di Iniesta per Dani Alves che viene stoppato dall'estremo difensore bavarese. L'ennesima grande parata del portiere del Bayern Monaco, mandava le squadre negli spogliatoi sul risultato di 0-0.
Lo show della Pulce – In avvio di ripresa, subito uno squillo del Bayern Monaco. Complice una sbavatura di Dani Alves, Lewandoski fuggiva verso ter Stegen, ricevendo una plateale strattonata dal difensore blaugrana proprio al limite dell'area. Rizzoli optava per un cartellino giallo che, in realtà, poteva anche essere di un altro colore. Dopo un primo tempo passato per buona parte in sofferenza, i campioni di Germania alzavano il baricentro della squadra portando più aggressione sui portatori di palla di Luis Enrique. Una tattica dispendiosa che lasciava però spazi ai padroni di casa, pericolosi al 57esimo con una botta centrale di Messi parata da Neuer.
Troppo lezioso al limite dell'area tedesca, il Barcellona provava quindi con lanci lunghi a scavalcare l'alta linea difensiva di Guardiola. Come al minuto 61, quando la Pulce trovava con un lancio Neymar: anticipato con i piedi dal portiere avversario, all'altezza dei 25 metri. A tredici minuti dalla fine, il muro tedesco crollava. Errore in fase di disimpegno della difesa che regalava a Messi il pallone per il vantaggio: sinistro beffardo che finiva in rete e faceva esplodere i 100 mila del "Camp Nou". La rete metteva le ali ai piedi della Pulce che, tre minuti dopo, replicava lo show mandando al bar Boateng e scavalcando Neuer con un morbido pallonetto per il raddoppio blaugrana. Dopo il terzo gol fallito da Suarez, Rizzoli ordinava quattro minuti di recupero: tempo necessario per regalare a Neymar la palla del 3-0 e dedicare le ultime ovazioni ad una squadra che è tornata "extraterrestre" e che è già con un piede e mezzo a Berlino.