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Messi cannibale: “Ho fame di titoli, voglio triplete e Copa America”

L’argentino si dimostra insaziabile e oltre a voler vincere tutto con il Barcellona mette nel mirino la prossima competizione continentale nella speranza di cancellare le ultime due finali perse con l’Argentina.
A cura di Marco Beltrami
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I successi non stancano mai. Leo Messi ha le idee chiare sui suoi programmi futuri che si possono sintetizzare in due semplici parole: vincere tutto. In occasione della conferenza stampa di presentazione della sua ultima sponsorizzazione per i cinesi di Huawei, il fenomeno del Barcellona ha affrontato molti temi, a partire da quello relativo ai segreti del super Barcellona di Luis Enrique: “Il segreto del Barça? L’eccellente clima dello spogliatoio e la nostra fame, che non muore mai. Si parla tanto del tridente e della nostra buona relazione però il concetto è limitativo: è tutto lo spogliatoio ad avere relazioni eccellenti e questo genera una grande unità che aiuta a gestire tanto il quotidiano, gli allenamenti, quanto le partite. E poi c’è la mentalità: il volersi sempre superare continuando a vincere. Al Barça c’è gente che ha vinto tutto e vive come se non avesse vinto nulla. Questo ovviamente rafforza il gruppo e ispira chi arriva da fuori".

Anche nell’ultima sfida contro l’Arsenal il super tridente formato da Messi, Neymar e Suarez ha dato spettacolo. Sono loro l’arma in più del Barcellona? E soprattutto sono indispensabili per i catalani? Ecco il pensiero dell’argentino: “Il Barça non dipende dai 3 attaccanti, abbiamo una rosa ampia e siamo molto più di 3 giocatori. Abbiamo dei compagni impressionanti, altro che dipendenza dal tridente. Noi tre cerchiamo di dare una mano offensivamente e difensivamente ma attorno a noi c’è una squadra fortissima”.

Se la stagione scorsa è stata da urlo, quella attuale rischia di rivelarsi altrettanto trionfale per Messi e compagni. Il triplette è possibile: “Viviamo alla giornata, partita per partita.  Proviamo a vincere sempre, questo è chiaro, fa parte della nostra identità. E gli obiettivi sono quelli di sempre. La Liga non è chiusa e non scartiamo nessuno dalla lotta per il titolo, nemmeno il Real Madrid seppure sia attardato. Siamo vicini al successo, però ancora non abbiamo vinto nulla”.

Discorso ovviamente diverso in Champions, dove il Barcellona seppur favorito dovrà mantenere alta la guardia. Rispetto per tutti, ma paura di nessuno: “Il sorteggio degli ottavi di Champions? Non ho preferenze, sono tutti i rivali duri, chi ci tocca è il benvenuto”. E non bisogna dimenticare che il Barcellona può infrangere un altro record allungando ancora la striscia di risultati utili attualmente fermo a 38 partite. Nel mirino c’è la Juve di Conte a quota 43, ma Messi è molto più pragmatico: “Non ci pensiamo e non ci interessa, contano solo i titoli. Ci fa piacere certo, ma i record non servono a niente se poi a fine stagione non si vince qualcosa”.

E’ un Messi cannibale che archiviata la stagione con il Barcellona è pronto a vivere la Copa America con l’Argentina, con un unico obiettivo, vincere per riscattare le ultime due finali perse: “Dopo due finali perse tra Mondiale e Copa America nel 2014 e nel 2015, con l’edizione del Centenario abbiamo subito una possibilità per riprovare a vincere qualcosa che è l’obiettivo di questo gruppo che si è formato prima del Mondiale di due anni fa. Le due sconfitte nelle finali dopo essere arrivati tanto vicini al successo ci hanno fatto male, sono state dolorose e per questo vogliamo vincere in America. Come sempre del resto: io voglio vincere tutto ciò che posso, tanto con il Barça come con l’Argentina"

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