Mertens: “Aiutatemi a trovare il bimbo africano con la mia maglia”
Grazie ai social network si possono ‘conoscere’ molto meglio tanti personaggi noti, compresi gli sportivi. E osservando il mondo di Dries Mertens si nota come l’esterno offensivo del Napoli non sia il classico calciatore. Perché il mondo del talento belga, emblema della generazione di fenomeni dei ‘diavoli rossi' di Wilmots, non è ristretto e la sua umanità è senza dubbio fuori dal comune, di esempi se ne possono fare parecchi. Il calciatore ne ha dato l’ennesima dimostrazione su Twitter.
Pochi giorni fa sul popolare social è comparsa una foto molto bella di Pete Muller, che per il National Geographic in questi ultimi mesi ha raccontato l’Ebola e le guerre che si vivono in Africa. In quella foto, scattata nel villaggio di Meliandou nel sudest della Guinea, si vedono in un’aula un maestro di francese, che spiega la lezione, un ragazzino alla lavagna e si scorgono soprattutto una ventina di bambini assistere con attenzione all’interrogazione del compagno. Uno dei ragazzini che seguiva la lezione indossava la maglia del Napoli, la numero 14 di Mertens. La famosissima ‘mimetica', la versione camouflage della tradizionale casacca azzurra, che i partenopei hanno indossato nella passata stagione.
Mertens ha visto quell’immagine e naturalmente è rimasto molto colpito. Il folletto azzurro sul proprio profilo Twitter ha ringraziato il fotografo, ha elogiato il progetto di Nat Geo e soprattutto ha rivolto un appello a tutti quelli che possono dargli una mano a trovare quel ragazzino: “Mi piacerebbe dargli la mia ultima maglia. Potete aiutarmi a trovare il ragazzino con la mia maglia?”. Se Pete Muller verrà a conoscenza dell’appello di Mertens il lieto fine potrebbe esserci.