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Mertens capocannoniere in A: 5 motivi per cui può battere Higuain e Icardi

La tripletta con il Bologna ha portato a 16 le reti stagionali, 13 nelle ultime 8 partite. Un fatturato che lo proietta verso il trono di capocannoniere. Ecco perché può riuscirci.
A cura di Mirko Cafaro
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La vittoria del Napoli sul Bologna ha consacrato Mertens nell'olimpo dei bomber della serie A. Il belga ha trovato nuova vita nella posizione di falso nueve e, dall'infortunio di Milik, non si è più fermato. Sedici gol in 21 presenze, la maggior parte dei quali concentrati dalla 16.a giornata: prima la tripletta al Cagliari, sette giorni dopo il poker al Torino, poi il centro alla Fiorentina prima di Natale; quindi il gol al Pescara, primo del 2017, due assist contro il Milan e quattro centri tra Palermo e Bologna (migliore in campo con gli emiliani). In tutto 13 gol nelle ultime otto gare e l'ambizione di poter battere l'ex compagno Higuain nella lotta al trono di capocannoniere. Ecco cinque motivi per cui può succedere.

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  1. Formula magica. Sarri lo aveva detto in estate: "Senza Higuain, tutti dovranno segnare di più". Il tridente dei tre piccoli, favorito dall'infortunio di Milik, ha permesso di raggiungere l'obiettivo. Attacco senza riferimenti, veloce, dinamico, devastante in campo aperto. I 55 gol in 23 partite e il miglior fatturato di tutta la serie A sono lì a dimostrare il successo della formula tattica.
  2. Anno di grazia. Il campionato si era aperto con il belga in panchina a fare anticamera, ma la doppietta da subentrato, all'esordio con il Pescara, con il senno del poi si è rivelato un segnale di quello che poi sarebbe accaduto. L'esperienza all'Europeo con il Belgio gli ha regalato maggiori sicurezze e la concretezza delle sue giocate lo rende ormai insostituibile.
  3. Totale compenetrazione nell'ambiente napoletano. Se è stato subito soprannominato Ciro un motivo ci sarà. Dries è uno scugnizzo mancato, ama Napoli ricambiato e ormai considera il Golfo casa sua. Ulteriori condizioni per continuare a sfornare i numeri che hanno fatto innamorare una tifoseria intera.
  4. Ulteriori margini di miglioramento. Contro il Bologna il primo gol è arrivato su punizione. Quasi una primizia per Mertens, che in precedenza aveva lasciato l'incombenza ad altri compagni. Una traiettoria a giro, perfetta, a scavalcare la barriera e a beffare il portiere sotto il sette. Se si trasforma anche in specialista dei calci piazzati, non avrà più limiti.
  5. Higuain e Icardi possono rallentare. I principali rivali al trono di capocannoniere stanno procedendo a un ritmo inferiore al belga e devono fare i conti con una concorrenza interna più agguerrita. Nella Juventus il Pipita deve ora dividersi gli spazi anche con Mandzukic, oltre che con Dybala; nell'Inter Maurito si è riscoperto uomo assist nell'ambito di un sistema di gioco più arioso. Mertens, invece, è attualmente la prima soluzione offensiva in una squadra che viaggia a quasi 2,5 gol a partita.
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