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Mercato, Odegaard lascia ancora il Real: il “Messi norvegese” va in prestito al Vitesse

Dopo due anni all’Heerenveen, il ventenne giocatore norvegese è stato nuovamente spedito in prestito questa volta al Vitesse che lo avrà a disposizione fino al 30 giugno prossimo. “Forse è meglio che sia tornato in Olanda, al Real Madrid aveva troppa pressione su di sé”, ha dichiarato André Bergdolmo, ex giocatore dello Strømsgodset.
A cura di Alberto Pucci
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Appena arrivato al Real Madrid, per lui si erano sprecati fiumi d'inchiostro e molti avevano addirittura scommesso su una sua esplosione e su un suo schieramento in campo a fianco di Cristiano Ronaldo. Martin Odegaard si è però rivelato un grande flop per i "Blancos", al punto che dopo i due anni in prestito all’Heerenveen, il ventenne giocatore norvegese è stato nuovamente spedito in prestito questa volta al Vitesse.

A comunicare la nuova destinazione di quello che i tifosi avevano già definito il "Messi di Norvegia", è stata la stessa società di Florentino Perez che, attraverso una nota ufficiale pubblicata sul proprio sito, ha segnalato il suo passaggio al club olandese fino al 30 giugno del prossimo anno. Ripartirà dunque dall'Olanda il giovane talento cresciuto nello Strømsgodset, che con la prima squadra del Real Madrid è riuscito a scendere in campo soltanto in due occasioni.

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I motivi del flop in Spagna

In attesa di capire se riuscirà finalmente a mettersi in mostra e a far vedere le sue qualità, a parlare delle difficoltà incontrate da Odegaard nel Real Madrid ne ha parlato André Bergdolmo, ex giocatore della squadra in cui è cresciuto Martin: "Nella seconda squadra del Real Madrid è migliorato, ma a onor del vero è nell'Heerenveen che ha capito cosa vuol dire essere professionali – ha spiegato l'ex giocatore in un'intervista a "SoccerNews" – È probabile che a Madrid abbia lavorato eccessivamente in sala pesi".

Da sempre considerato in patria un vero e proprio crack, Odegaard ha dunque trovato nel connazionale il suo principale difensore: "Quando giocava in Norvegia, tutta la squadra era concentrata su Odegaard –  ha concluso André Bergdolmo – Nove giocatori lavoravano per lui. Forse è meglio che sia tornato in Olanda, l'Heerenveen è l'unico club in cui ha davvero imparato qualcosa. Al Real Madrid aveva troppa pressione su di sé".

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