Mentire sull’età per giocare a calcio. Le storie di West, Luciano, Minala
Qualcuno gridò allo scandalo, alcuni a manovre subdole, ma in realtà in alcuni Paesi dell’Africa, non sempre i neonati vengono registrati all’anagrafe, soprattutto perchè in alcune zone questo ufficio è completamente assente. La registrazione spesso arriva dopo qualche anno con ripercussioni sul futuro della persona. E’ la vicenda che ha infatti riguardato alcuni calciatori africani che sono passati anche nel nostro campionato. Scopriamo insieme chi sono.
Più grande di 2 anni solo per giocare in Ghana
E’ probabilmente anche un modo per accelerare il processo degli eventi, prendere quel treno, senza restare con il rimorso di esserci riusciti. Per fare questo si è disposti a tutto, anche a mentire sull’età. A raccontarlo fu l’ex centravanti ghanese Anthony Yeboah, con un passato anche fra le fila del Leeds United in Inghilterra e nell’Amburgo in Germania. Dopo 10 anni dal suo ritiro dal calcio giocato, l’ex giocatore ha infatti rivelato al mondo intero, di essere più giovane di due anni.
All’età di 17 anni, la sua data di nascita fu spostata dal 1966 al 1964. Tutto questo per un unico e solo motivo, un vero e proprio scopo di vita raccontò lui: giocare in Ghana nel calcio professionistico. Per farlo però, aveva bisogno della maggiore età, ed ecco fatto il pasticcio.
Le sue treccine inconfondibili all’Inter
La storia che ha contraddistinto il passato, ma anche il presente, di Taribo West, è sicuramente la più scioccante. L’ex centrale difensivo nigeriano dell’Inter infatti, riuscì addirittura a “calarsi” 12 anni di vita. I lineamenti del viso, i tratti somatici e anche alcune piccole rughe, fecero venire più di qualche dubbio agli addetti ai lavori dell’Inter, che però rimasero sempre sospetti circa la sua età. Ma a scoprirlo definitivamente e renderlo pubblico fu il presidente del Partizan che acquistò il giocatore “28enne”, salvo poi scoprire solo dopo che di anni ne aveva addirittura 40.
Non c’è mai stata la certezza assoluta di questo forte sbalzo d’età, anche se a confermare il tutto ci sarebbe stato il netto rifiuto del Rjeka di acquistare il giocatore qualche anno fa, dopo aver scoperto che si trattava di un 44enne e non di un 32enne.
Le sue capriole fecero impazzire il Chievo Verona
Ve lo ricorderete tutti per le sue capriole dopo un gol, quando indossava la maglia del Chievo Verona. Lui è Victor Obinna, nigeriano classe 1987, che era di proprietà dell’Inter. Nel 2009 fu sottoposto ad un esame osseo insieme ad altri compagni di nazionale per evitare trucchi. La federazione nigeriana scoprì infatti che Obinna disponeva di due passaporti, uno con la sua età reale e un altro con quella falsa.
Il giocatore fu scoperto ed escluso dai Mondiali di categoria in Olanda mentre alle Olimpiadi di Pechino partecipò al torneo riservato agli Under 23. Infatti quando partecipò alla competizione, ufficialmente aveva 21 anni, ma in molti credono ancora che sia realmente un classe 1985.
Dall’età al nome falsificato
Forse è il caso che maggiormente ricordiamo tutti in Italia. Ebbe come protagonista Eriberto, una delle stelle del primo Chievo Verona dei miracoli firmato Gigi Delneri. Strano caso non solo per l’età falsificata del calciatore, ma soprattutto per il nome. Solo successivamente infatti fu scoperto che si chiamasse Luciano. Il centrocampista brasiliano arrivò in Italia grazie al Bologna, e solo nell’agosto 2002 decise di raccontare tutto. Da Eriberto diventò Luciano e i suoi 23 anni diventarono ben 27. Il motivo di questa falsa identità? Superare un provino con il Palmeiras.
Il grande mistero del talento lanciato dalla Lazio
Negli ultimi anni però, ecco un nuovo caso di falsa identità riguardante calciatori africani nel nostro campionato. Molti allenatori, ma anche atleti delle squadre Primavera di club di Serie A, nutrirono più di un dubbio sull’età di un fortissimo calciatore delle giovanili della Lazio, parliamo naturalmente di Joseph Minala. Camerunense, a 17 anni, contava già una convocazione in prima squadra. Che si possa trattare di un classe 1996, è ancora da accertare visti i suoi lineamenti che non sembrano proprio quelli di un ragazzino.
Il web, le società di calcio e il i tifosi italiani, si scagliarono contro la Lazio di Lotito e il popolo del web, con la solita ironia, cominciò a riempire i social con numerosi frasi riguardanti la falsa età del calciatore. Un tumulto vero e proprio che portò Minala a decidere di ritornare in Africa, salvo poi ripensarci grazie al supporto della stessa società biancoceleste e del suo procuratore.