Memushaj fa gol, dà un calcio al microfono e viene espulso
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Una vittoria a denti stretti. Un sorriso smorzato da quell'espulsione tanto sciocca quanto improvvido è sembrata la decisione del direttore di gara di estrarre il secondo cartellino giallo ed espellere quel calciatore punito per eccesso di esultanza. E' successo nella gara di Serie B in programma a Latina, protagonista nel bene e nel male è Ledian Memushaj: a dieci minuti dalla fine del match, quando il risultato sembrava incanalato sul pareggio (0-0), il centrocampista albanese del Pescara piazza la zampata decisiva. Anticipo in archivio, avversario domato da quel guizzo, tre punti al sicuro, quarto successo consecutivo che chiude il 2015 in crescendo: tutto molto bello peccato che a rovinare la festa intervenga la sanzione del fischietto integerrimo e irreprensibile al punto da censurare con severità l'esplosione di gioia del match-winner.
Cosa è accaduto di così grave da giustificare il secondo giallo e l'espulsione? Apparentemente nulla ma per l'arbitro la folle corsa lungo la corsia laterale e il calcio rifilato al microfono della tv sistemato a bordo campo sono atteggiamenti poco consoni al ‘bon-ton' del rettangolo verde. Quel gesto, giudicato evidentemente violento, scomposto, inadeguato meritava una punizione e così, quando al termine dell'incontro mancava una manciata di minuti, arrivano seconda ammonizione e doccia fredda (nello spogliatoio) per calmare i bollenti spiriti.
Increduli Memushaj e i compagni di squadra, dalla panchina accennano a una protesta ma servirà a nulla. La frittata è fatta e al centrocampista nell'orbita della nazionale di De Biase non resta che guadagnare in fretta l'uscita dal campo. Cosa accadrà adesso? Che Memushaj verrà sicuramente squalificato per una giornata, saltando la prima gara del 2016: a Pescara, il 16 gennaio, arriverà il Livorno.