Meggiorini: “La donna piangeva e l’ho soccorsa. Me lo hanno insegnato all’oratorio”
"Mi imbarazza molto tutta questa attenzione su di me. Non ho salvato nessuno, ho solo aiutato una persona che era in difficoltà". Sono queste le parole di Riccardo Meggiorini che tre giorni fa è stato svegliato dalle grida di una ragazza che stava subendo violenza dal suo stesso fidanzato. L'attaccante del Chievo Verona non ci ha pensato due volte ed è sceso per strada ad aiutarla. Al Corriere della Sera prima di salire sul pullman per Udine, dove oggi gioca la sua squadra, ha dichiarato:
"È stato il mio istinto, davvero non ho dovuto ragionare. Lei gridava “Aiuto, lasciami, mi fai male!”. Di sicuro le stava succedendo qualcosa. Con tutte le storie che sentiamo sui femminicidi, ho capito che dovevo fare qualcosa in fretta. Così ho svegliato Silvia, la mia fidanzata, e le ho detto di chiamare i carabinieri. Mi sono infilato al volo la prima maglietta e le prime scarpe che ho trovato e sono sceso. […] A mente fredda me ne rendo conto, avrei potuto trovare qualcuno con la pistola. Ma penso che in quel caso sarei stato più prudente, magari mi sarei tenuto a distanza".

Meggiorini ha parlato di quanto avvenuto e di quello che è successo dopo che sono arrivate le forze dell'ordine:
"Erano due ventenni. Lei continuava a piangere disperata. Ma non mi interessa rivederla. Quello che ho fatto si è esaurito con l’arrivo dei militari, quando ho dato le mie generalità per raccontare cosa era successo. Se mi hanno riconosciuto? No, mica era importante!".
L'ex attaccante di Inter, Torino e Bari è stato al centro delle attenzioni di parenti e amici che lo hanno chiamato per sapere cosa era successo. Anche i suoi genitori hanno cercato di capire cosa fosse succedo e lui ha parlato dei valori che gli hanno insegnato e di quanto fossero orgogliosi per quella sua azione:
"Mio padre si chiama Sergio, mia madre Roberta. Lei casalinga, lui pensionato, ha sempre lavorato nei campi, dove allevava animali. Sono orgogliosi, in fondo quello che ho fatto è frutto dei loro insegnamenti, mi hanno cresciuto facendo dell’altruismo un valore. Sono nato a Isola della Scala, nel Veronese, ho sempre fatto vita di oratorio, d’estate nei campi scuola religiosi. Anche ora continuo ad andare a messa tutte le domeniche con Silvia".