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Mboula e i suoi fratelli. I 5 talenti più interessanti del settore giovanile del Barca

Da Sarsanedas a Ruiz, sono alcuni dei 5 prospetti più interessanti provenienti dalla “cantera” del Barcellona. Una società che ha saputo fare dei giovani il proprio tesoro futuro.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il settore giovanile del Barcellona è famoso in tutto il mondo per i suoi metodi di allenamento, che hanno portato in prima squadra tanti fenomeni come: Xavi, Iniesta, Busquets, Fabregas. Entrare nella “Masia” indica vivere propriamente l’aria  blaugrana H24. La Masia è un edificio storico, dei primi del ‘700, che conta circa 60 residenti e offre altri posti letto a due passi dallo stadio Camp Nou. Ogni anno centinaia di promesse, già alla tenera età di 6 anni, eseguono provini tecnici per guadagnarsi un posto nel programma. Da lì, sono emersi i vari Leo Messi, Pedro e Bojan, fino ad arrivare a Puyol e Valdes. Scopriamo gli attuali prospetti più interessanti.

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Jordi Mboula, il fenomeno della Youth League

“Ruleta”, ovvero il colpo reso celebre da un certo Zidane, per lasciare sul posto due avversari, poi un'altra grande giocata nello stretto, col pallone spostato da un piede all'altro a velocità supersonica, prima di superare il portiere avversario con un diagonale. E’ stata la giocata che ha stregato tutti gli appassionati del calcio giovanile e gli osservatori del Barcellona. A farla, Jordi Mboula, attaccante classe 1999 della formazione Under 19 del Barcellona che ha lasciato tutti a bocca aperta col gol sensazionale realizzato ai coetanei del Borussia Dortmund nell'ultima Youth League. Il giovane talento blaugrana, è nato a Granollers, in Catalogna, da padre congolese e madre spagnola, conosciutisi per caso in Cina, Paese che fu casa sua e in cui trascorse un paio d'anni. A 11 anni fu segnalato agli scout del Barcellona entrando subito nella notissima “Masia”. Il nomignolo "Titi", rimanda a quell'Henry che per qualcuno Mboula ricorda per la sua capacità di sterzare e controsterzare disorientando i difensori avversari.

Pau Servat Vidal promette bene

A Barcellona sta già nascendo una stella. Classe 2003, è il grande fantasista della categoria Benjamín B della squadra blaugrana. Pau Servat Vidal, un cognome che direbbe già tutto e rimanda a ben due calciatori: Arturo, l’ex Juventus, oggi al Bayern Monaco, o l’omonimo che gioca proprio nella prima squadra del Barca. Per qualcuno Pau è ancora troppo piccolo per essere definito già un fenomeno, eppure il baby talento è già un nome che circola tra addetti ai lavori e tifosi locali. Il piccolo ragazzo segna tantissimo. I paragoni si sono già spinti oltre. Realizzazioni incredibili come Leo e dribbling come Zidane. Deve sicuramente crescere, sia fisicamente che di età, ma la prospettiva è decisamente interessante e il ragazzino promette davvero bene.

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Abel Ruiz

Più brande d’età e anche visibilmente già strutturato per giocare a certi livelli. Abel Ruiz, classe 2000, infatti, è noto ai più per le sue giocate in Uefa Youth League con la maglia blaugrana. Un calciatore che ha nelle sue doti, un sinistro naturale, e un’incredibile capacità di imprimere grande potenza al pallone anche senza lo slancio solitamente necessario che necessita per le conclusioni di una certa violenza. Anche per lui, i paragoni sono già tantissimi. Su tutti, quello dell’ex punta del Real Madrid e della Nazionale spagnola, Fernando Morientes. Abel potrebbe davvero diventare nel giro dei prossimi 2-4 anni, un giocatore stabile in prima squadra che potrebbe fare le fortune di Luis Enrique, che già lo sta visionando con interesse, o degli altri allenatori che si susseguiranno sulla panchina del club catalano.

Lee Seung-Woo, il “Messi coreano”

Una volta compiuti i 16 anni, Lee Seung-Woo passò nelle Juvanil A del club catalano e alla sua famiglia fu proposta la firma su due contratti: un biennale valido fino al compimento del 18° anno e uno da professionista a partire dal 1° gennaio 2016. Il talento coreano, classe ’98, è stato subito ribattezzato “il Messi coreano”. Sulle tracce del giocatore ci sono già diversi altri club, nonostante le tante clausole di cessione previste all’interno del suo contratto. Il Barcellona convinse la famiglia al trasferimento, finanziando la loro permanenza in Spagna, trovando un lavoro al padre e ingaggiando nella Masia anche il fratello minore. Si dice che fu proprio da qui che nacque la nota inchiesta della FIFA che accusò il Barcellona di aver infranto le regole sul trasferimento di calciatori minorenni bloccando il mercato catalano fino al 2016. Un rischio così grosso per un talento che siamo certi a breve farà parlare il mondo intero.

Ferran Sarsanedas è già un predestinato

Tutta la trafila nel settore giovanile blaugrana. Il talentuoso catalano “doc” nato nel 1997, è un centrocampista offensivo, Ferran Sarsanedas. Lui è finito perfino sulle pagine del “Guardian” perchè la sua incredibile progressione fisica e tecnica, in quest’ultimo biennio, è migliorata notevolmente. Ma non solo. Ferran si fa notare anche e soprattutto per la sua intelligenza e per come riesce a tenere la palla. Il centrocampista sinistro, secondo quanto emerso dai vari rapporti stilati dagli addetti ai lavori, è il classico prodotto fantastico del settore giovanile del Barca, capace di giocare sempre ad un tocco e di puntare la porta con precisione e convinzione. Questa stagione, l’ha cominciata nel Barcellona B dopo essere passato da Barca Juvenil A e Barca Juvenil B.

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