Mbappé, Salah, Karius, Koulibaly: tonfi e trionfi del calcio europeo nel 2018
Il 2018 calcistico ha avuto un punto focale fondamentale anche per capire cosa sarà il futuro a breve termine di questo sport. I Mondiali di Russia hanno detto alcune cose molto importanti: prima di tutto che il VAR è uno strumento necessario e determinante. Il secondo elemento è tattico, ovvero che il centravanti, come insegna la Francia con Giroud, deve avere compiti associativi che possono inficiare anche la sua dimensione di goleador. Almeno una terza notizia poi è venuta fuori dal campionato del mondo, ovvero che Kylian Mbappé può diventare il nuovo astro più lucente al mondo. Se queste sono le tre grandi novità del 2018 calcistico, ecco i 10 momenti più importanti dell’anno.
1. Francia-Argentina, Mondiali di Russia 2018
Agli ottavi dei Mondiali un’Argentina in completa ambasce per colpa dell’allenatore Sampaoli, in totale stato confusionale, affronta la squadra più ordinata del primo turno, la Francia di Deschamps. Quella che doveva essere la sfida fra improvvisazione e ordine tattico viene sconvolta da un calciatore di 20 anni: Kylian Mbappé. L’attaccante del PSG ha letteralmente scherzato la difesa argentina per tutta la partita e ha mostrato una tecnica in velocità che non vedevamo dai tempi di Ronaldo il Fenomeno. Mbappé è ancora acerbo, ma il trono di miglior giocatore al mondo che ancora condividono Messi e Cristiano Ronaldo, può essere preso da questo campione incredibile.
2. Spagna-Russia, Mondiali di Russia 2018
Sempre agli ottavi dei Mondiali la Spagna contro la Russia ha tenuto la palla per il 79% del tempo, ha completato passaggi al 90% precisi, ma ha tirato in porta solo 9 volte in 120 minuti. Questa sintesi è importante per capire che un determinato tipo di calcio, a basso ritmo, per la maggior parte del tempo in orizzontale, tipico della scuola spagnola da Guardiola in poi, è al tramonto. La Russia non ha solo vinto una partita quasi impossibile da vincere, stringendo le linee di difesa e centrocampo, ma in quei 120 minuti ha dovuto affrontare pochi pericoli, segno che quella gestione monocorde della gara non ha riscontri da nessun punto di vista. Dopo quella partita la Spagna stessa ha iniziato a porre rimedio al suo classico atteggiamento, scegliendo Luis Enrique ed un atteggiamento tattico diverso.
3. Francia-Croazia, Mondiali di Russia 2018
Una finale mondiale non può non rientrare fra i momenti più importanti dell’anno calcistico. La Francia ha vinto la partita perché più in palla fisicamente, con più frecce al suo arco e anche perché la Croazia si sentiva in un certo senso già alla fine di una grande e stupenda avventura. Il VAR è intervenuto per la prima volta nella storia in una finale mondiale. Anche questo è storia.
4. Inghilterra-Croazia, Nations League
Con la vittoria in recupero contro la Croazia a Wembley, l’Inghilterra ha certificato quello che aveva già mostrato ai Mondiali con il suo quarto posto finale. I giovani ragazzi inglesi sono di alto livello e hanno una guida tecnica e “spirituale” in Harry Kane, forse il miglior centravanti al mondo in questo momento. Inoltre le giovanili delle nazionali inglesi stanno vincendo su tutti i campi e il primo millennial ad essersi affermato in ambito internazionale è inglese, Jadon Sancho. Il futuro può essere inglese.
5. Liverpool-Manchester City, Champions League
Il Manchester City ha dominato la Premier League, con Guardiola che ha preso completamente in mano la squadra, facendola giocare a mille all’ora. L’obiettivo Champions era alla portata dei Citizens, ma ai quarti è arrivata una doccia gelata. Il Liverpool guidato da Klopp ha stravinto ad Anfield Road per 3-0, battendo per 1-2 il Manchester City anche fuori casa. Una vittoria che ha messo in luce il tridente meravigliso dei Reds, Salah, Mané, Firmino, ma soprattutto la furia impressionante della squadra di Klopp nel riaggredire gli avversari una volta persa palla. Quelli del City sono stati completamente travolti.
6. Liverpool-Real Madrid, Champions League
Anche la finale di Champions League entra di diritto fra i momenti clou dell’anno anche se è stata una partita monca di uno dei grandi protagonisti, Salah, perché infortunatosi dopo uno scontro con Sergio Ramos, e anche molto strana perché i due errori del portiere del Liverpool, Karius, l’hanno in pratica decisa. Di sicuro però è una partita storica perché il Real Madrid ha vinto la sua terza Champions League consecutiva, come solo le grandi dinastie hanno saputo fare in precedenza.
7. Juventus-Real Madrid, Champions League
Per arrivare in finale però, il Real Madrid ha sudato freddo in casa contro la Juventus di Allegri. Dopo il 3-0 dell’andata, per i Blancos doveva essere tutto facile, ma i due gol di Mandzukic e quello di Matuidi hanno rimesso tutto in gioco. Poi, oltre il 90’, l’intervento di Benatia ha portato al rigore vittoria siglato da Cristiano Ronaldo. Al di là di com’è andata a finire, questa partita è fondamentale per il presente che stiamo vivendo. Quella sera la Juve comprese che per arrivare in vetta in Europa aveva bisogno del grande campione, capace di risolvere i problemi con una giocata. Quella sera la Juve decise che Cristiano Ronaldo doveva essere più di un sogno.
8. Real Madrid-Atletico Madrid, Supercoppa Europea
La Supercoppa Europea vinta dall’Atletico Madrid di Simeone per 4-2 ha invertito una tendenza. Dopo le sconfitte in finale di Champions League nel 2014 e nel 2016, finalmente l’Atletico ha battuto il Real in una grande sfida europea. Nel 2019 la finale della Champions League si terrà al Wanda Metropolitano, nuova casa dell’Atletico Madrid. Magari questa partita ha segnato un passaggio di consegne.
9. Napoli-Juventus, Serie A
La partita del 22 aprile non solo ha messo in discussione il campionato di Serie A, come non succedeva ormai da più di un decennio, ma è stata anche una dimostrazione tattica di grandezza da parte di Maurzio Sarri, capace di portare il Napoli in un’altra dimensione. Il gol di Koulibaly è stato il giusto premio per un progetto tecnico che ha creato un modello da seguire.
10. Roma-Barcellona, Champions League
Questa è stata la partita-sorpresa dell’anno. All’andata i giallorossi hanno perso 4-1 al Camp Nou, venendo letteralmente dominati dai blaugrana. Al ritorno, quello che nessuno si aspettava, succede. Dzeko, De Rossi e Manolas ribaltano tutto e mandano la Roma in semifinale. Una sorpresa così in Europa non si vedeva da molti anni.