Mbappè al Chelsea? Sì, ma ecco come il club di Abramovich si è fatto sfuggire il francese
Dal Monaco al Paris Saint Germain, restando in Ligue1, in Francia, sua patria natìa e casa calcistica. Tutti felici e contenti, per il talentuoso attaccante che con la propria Nazionale sta mietendo ulteriori consensi ai Mondiali in Russia. Chiedere all'Argentina di Messi & company per le referenze. Ma il destino aveva riservato anche un cammino diverso al giovane Mbappè, che lo avrebbe potuto portare in Inghilterra a cimentarsi con la Premier League.

E' una delle storie che il calcio racconta con il senno del poi, di quei colpi mancati che i club hanno solamente accarezzato e che – a distanza di anni – rimpiangono fortemente. E tra i tanti errori di mercato c'è anche da aggiungere da oggi il Chelsea e Kylian Mbappé.
Il provino del 2012
La storia risale al 2012, quando Mbappè aveva appena 11 anni ma già stava mostrando chiari segnali di qualità e talento da vendere. Così, il Chelsea di Abramovich ci provò, forse senza molta convinzione, scritturando quel ragazzino per uno dei tanti provini che permettono ai talent-scout di anticipare la concorrenza sul mercato.
Le regole FIFA sui minorenni
Senza i riflettori puntati né le cifre pazzesche dell'attuale mercato, il giovane Mbappè approdò a Londra per un provino a cui fece seguito una partita amichevole contro i pari età del Charlton. Un provino positivo tanto che il Chelsea lo monitorò per altri tre anni, ma quando avrebbero potuto ingaggiarlo – all'età di 14 anni – furono frenati dalle normative in vigore che vietavano l'acquisto di calciatori stranieri che non abbiano ancora compiuto 16 anni.
L'ascesa di Mbappè
Da quel momento, però, per Mbappè iniziò la vera svolta nella sua giovane carriera di fenomeno: il Monaco, poi il Psg e adesso la Francia con il Mondiale in Russia che vede i transalpini tra i favoriti del pronostico finale. I quarti li metteranno a confronto con l'Uruguay ma dopo i due gol rifilati all'Argentina di Messi, Cavani e Suarez fanno davvero meno paura.