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Mazzarri: “Il Napoli ci ha dato una lezione di tattica”. Ancelotti: “Più solidi col 4-4-2”

Il tecnico del Torino non cerca scuse e spiega in maniera molto semplice una prestazione negativa, con molti demeriti della propria squadra dominata in casa dai partenopei: “Siamo rimasti a letto… Il Napoli? Sembrava fosse la playstation”. Turnover in casa azzurra, Ancelotti: “Ci sono giocatori che meritano di partire titolari per come si allenano e hanno dato un contributo molto buono”.
A cura di Maurizio De Santis
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La descrizione migliore della partita vinta dal Napoli a Torino la dà Walter Mazzarri. Quando gli chiedono cosa è successo alla sua squadra, che non ha mai visto palla contro gli azzurri, la risposta è semplice e chiara. "Ci hanno dato una bella lezione di tattica. I miei in campo non c'erano proprio… non ci hanno capito niente. Il Napoli? Era già forte e vi dico che lo è anche di più. Contro la Stella sembrava fosse la playstation, arrivavano sempre in porta senza riuscire a fare gol".

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Dall'incredibile errore difensivo di Moretti fino alle prodezze in contropiede degli azzurri: alla base del successo campano in trasferta c'è molto di più della doppietta di Lorenzo Insigne e del primo sigillo di Verdi. C'è la crescita graduale di un gruppo che a livello tattico ha cambiato (e sta cambiando) molto provando a non perdere le buone abitudini… Quali? Andare a segno abbinando fraseggio e verticalizzazione improvvisa. Contro il Torino è riuscito tutto, o quasi, grazie anche al grande lavoro svolto da Mertens, alla ‘faticaccia' di Rog, al mestiere col quale il ‘debuttante' Luperto se l'è cavata nonostante fosse stato gettato nella mischia contro un avversario sulla carta ostico.

La squadra fisicamente sta bene – ha ammesso Ancelotti in conferenza stampa -. Ho fatto turnover perché ci sono dei giocatori che meritano di partire titolari per come si allenano e hanno dato un contributo molto buono.

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Eccolo l'Ancelotti pensiero: non ci sono più titolarissimi e calciatori che mai avranno la possibilità di vedere il campo. Ci sono dei punti fermi (Callejon e Insigne, per esempio, col ‘magnifico' che ha cambiato posizione) ma tutti devono farsi trovare pronti al momento della chiamata, a leggere le diverse interpretazioni tattiche della sfida, ad adattarsi alla situazione per raggiungere l'obiettivo che sia difendersi bene oppure attaccare.

Il 4-4-2 ci ha dato maggiore solidità. L'avvio di match è stato molto veemente e i movimenti degli attaccanti hanno determinato il risultato – ha aggiunto il tecnico del Napoli -. I complimenti li faccio a Insigne, a Verdi che si sta adattando a una nuova squadra ma anche a Mertens e a tutto il gruppo che ha fatto quello che doveva.

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