Mazzarri difende Delio Rossi: “Sono schieratissimo con lui”

In attesa della delicata sfida di Bologna, Walter Mazzarri è intervenuto nella consueta conferenza stampa della vigilia per fare il punto sul suo Napoli. Il tecnico della squadra partenopeo, dopo aver presentato il match del Dall’Ara ancora una volta decisivo per la corsa al terzo posto, è intervenuto sul caso della settimana, ovvero l’aggressione del collega Delio Rossi ad Adem Ljajic.
Mazzarri sta con Delio Rossi – L’allenatore del Napoli si è schierato pubblicamente dalla parte del suo collega, spiegando il suo punto di vista sull’accaduto e sulla verità di Delio Rossi sulle parole dello stesso giocatore serbo. "Io sono non schierato, ma schieratissimo con Delio Rossi – dice Mazzarri , come riportato da SportMediaset -. Come pagano gli allenatori quando sbagliano, è ora che i club prendano una posizione netta su episodi del genere. La violenza non va mai bene, ma ormai ogni cambio è diventato occasione per mandare aff… la panchina. Serve più rispetto, anche verso il compagno che entra. Anche sapendo che tutto avviene sotto l'occhio dei media".
Per l’allenatore del Napoli è tempo di riflettere – L’episodio di Firenze, costato a Delio Rossi una squalifica di 3 mesi, merita secondo Mazzarri di essere analizzato attentamente. Per il tecnico del Napoli, è tempo di riunirsi e studiare provvedimenti anche per tutelare la figura dell’allenatore spesso bistrattata dai propri giocatori. "E' venuta l'ora che ci si riunisca, tra noi allenatori: il calcio è uno spaccato della società, quando ero giocatore io diventavo rosso davanti all'allenatore mentre oggi rispondono tutti, non conta la differenza d'età. Però gli unici responsabili siamo noi, a pagare solo noi. Basta. Quando un calciatore fa un gesto eclatante e non rispetta la scelta dell'allenatore è giusto che paghi. Mandare a quel paese un allenatore è diventato un gioco ed è un comportamento che danneggia anche la squadra. Tutte le società dovrebbero riunirsi e studiassero un sistema per tutelare la figura istituzionale dell'allenatore. Perché alla fine noi paghiamo e noi siamo i tappabuchi di ogni situazione"