Mauro ‘senza giacca’: “Dopo il secondo scudetto ho visto Diego allenarsi una volta sola”

Eravamo quattro amici al bar… ‘senza giacca' (tranne Boban), senza filtro, tra amarcord e goliardia Massimo Mauro – ex calciatore del Napoli e attuale opinionista di Sky – sposta le lancette dell'orologio e porta tutti (da Caressa alla zio Bergomi) a spasso nel tempo: un piccolo viaggio che ha regalato un curioso retroscena relativo al Napoli di Maradona. Un aneddoto relativo alla fase conclusiva dell’esperienza italiana dell'ex Pibe de Oro, tra una chiacchiera e una risata, tra un commento sulla squadra di Sarri – in occasione del post partita del match che gli azzurri hanno vinto sul campo del Palermo – e un altro sullo strapotere della Juve che domina in Italia grazie anche a un'accurata opera di programmazione. Il riferimento è alla stagione 1990/1991 che si rivelò un flop per la squadra del capoluogo partenopeo reduce dalla conquista del suo secondo scudetto. "Nella stagione 1989/1990 abbiamo vinto lo scudetto, ma l’anno dopo… (sorride, Mauro) Disastro? Sì, fu un disastro". Stuzzicato dai colleghi, l’ex centrocampista di Catanzaro, Udinese, Juventus e Napoli ha sintetizzato i motivi di quel crollo legato anche alle vicissitudini di Maradona: "Avevamo mollato di testa dopo le vittorie? Intanto, Maradona l’abbiamo visto forse una volta sola agli allenamenti. Non c’era mai? Eh… no… il mio secondo anno è andata così".
Calò così il sipario sul ciclo di vittorie del Napoli che aveva riscritto la geografia del pallone in Italia, spostando la ‘capitale' delle vittorie al Sud, in barba ai poteri del Nord rappresentati dalla Juventus (rivale storica dei partenopei), dal Milan e dall'Inter. Nella stagione precedente gli azzurri conquistarono il suo secondo scudetto, iniziando poi nel migliore dei modi quella 1990/1991 con la conquista della Supercoppa italiana. Qualcosa poi andò storto, anche alla luce delle vicende extra-calcistiche che videro Maradona al centro del gossip e di amicizie chiacchierate. ‘El Diez' era reduce dal secondo posto ai Mondiali italiani conquistato con l’Argentina. ‘Hijos de puta', quelle parole mormorate prima della finale dell'Olimpico per i fischi dei tifosi all'inno della Seleccion pure fanno parte degli almanacchi del calcio, accanto alla ‘mano de dios' (Messico '86) e al gol del secolo.