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Matuidi, l’uomo che disse no al Psg per scegliere la Juventus

A rivelarlo è stato lo stesso centrocampista francese, felice di aver abbandonato i parigini: “Non avevo più stimoli, volevo una nuova esperienza”. Al momento vincente, con la Juve ancora in corsa in Champions e organizzata nei minimi particolari: “A Parigi se non mi allenavo non c’erano problemi, qui ti vengono a prendere a casa”
A cura di Alessio Pediglieri
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In Francia, con la maglia del Paris Saint-Germain ha vinto tutto ciò che c'era da vincere e ripetutamente. Ma alla fine si è stancato e così Blaise Matuidi ha deciso di intraprendere una nuova avventura per mettersi alla prova e ritrovare la voglia di competere ai massimi livelli anche al di là del suolo patrio.

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A 30 anni ha accettato la proposta della Juventus, trasferendosi in Serie A e vestendo il bianconero. Un avvio sotto tono, quasi stentato, come spesso accade nella gestione Allegri per tutti i nuovi acquisti che vengono vagliati dal tecnico che ne pondera l'utilizzo. Poi, le prestazioni che crescono, la forma fisica che migliora, l'intesa sempre più positiva e la soddisfazione dell'allenatore che sa di avere trovato un punto di riferimento in mediana.

La nuova sfida della Serie A

In queste poche righe si riassume l'attuale avventura juventina del centrocampista francese trasferitosi a Torino la scorsa estate per rinsaldare la mediana bianconera. E a conti fatti, oggi è stata la scelta giusta perché se Matuidi cercava nuove sfide – possibilmente vincenti – le ha trovate. Il Psg oggi è fuori dall'Europa mentre la Juventus è approdata ai quarti di Champions League dove sfiderà il Real Madrid.

L'addio spontaneo a Parigi

La scelta vincente

La Juventus è anche capolista in Serie A, favorita per il titolo, proprio come il Psg, ed è finalista di Coppa Italia. Insomma, un possibile Triplete che il centrocampista francese in patria a Parigi avrebbe potuto solo immaginare. E il merito aggiunto è che proprio il giocatore abbia chiesto la cessione, consapevole che nel nuovo corso parigino posto per lui forse ce ne sarebbe stato sempre meno.

Tutti soddisfatti

A confessarlo è stato lo stesso Matuidi che non ha avuto problemi a spiegare del perché della sua scelta estiva, oggi vincente perché supportata dai risultati della squadra ma anche – e soprattutto – dalle prestazioni personali in campo.

Ho chiesto io di lasciare il Psg perché volevo tentare una nuova esperienza. Penso che la mia scelta di venire in Italia abbia fatto comodo anche al club parigino, che ha avuto la possibilità di far giocare di più Rabiot. Io rispetto a prima mi sento fisicamente più forte

L'organizzazione della Juventus

Una volontà che ha soddisfatto tutti, anche lo stesso Matuidi che ha trovato nella Juventus una società senza sbavature anche a livello organizzativo della quotidianità. Cosa che a Parigi  – ha sottolineato il giocatore nella sua intervista a Canal Football Club – devono ancora imparare: "Quando ero a Parigi a volte non andavo in palestra. A Torino, invece, se fai cinque minuti di ritardo ti vengono a prendere.

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