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Materazzi contro Ibra: “Insulta i compagni, non vincerà mai un Pallone d’Oro così”

In un’intervista fiume al settimanale France Football l’ex difensore interista va in tackle su Zlatan Ibraimovic e restituisce la capocciata a Zinedine Zidane.
A cura di Maurizio De Santis
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la statua della capocciata di zidane

Un'entrata a gamba tesa, di quelle che ti spaccano le gambe se non calcoli il tempo dell'anticipo alla perfezione. Marco Materazzi non fa complimenti, nemmeno adesso che il calcio giocato lo guarda dall'alto (della tribuna). In un'intervista fiume al settimanale France Football va in tackle su Zlatan Ibraimovic e restituisce la capocciata a Zinedine Zidane, che non si è mai scusato per la testata durante la finalissima tra Italia e Francia nei Mondiali di calcio di Germania 2006. "Quando Zlatan è arrivato all'Inter, la nostra relazione era buona, ma poi tutto è cambiato. Non tutti i calciatori sono come lui. Ma quando un compagno di squadra è in difficoltà, lo dobbiamo aiutare, non certo massacrarlo. Questo è il suo grande difetto: una squadra non è solo un giocatore, forse questo è il motivo per cui non è mai riuscito a diventare Messi o Ronaldo".

Fenomeno in campo, ma la potenza è nulla senza controllo.

Vuole sempre vincere. Per lui, le cose sono talmente facili che non ammette che gli altri commettano errori. Ma non può essere così. E poi non è mai colpa sua, in questo vedo un punto debole del suo carattere. Attacca per difendersi. Ibrahimovic è un enorme giocatore e anche un bravo ragazzo, generoso, ma quando è in campo si trasforma. Tutta questa generosità, se non vinci, può trasformarsi in frustrazione. Perdi la calma, e questo si ripercuote su tutto il gruppo.

Non sarà mai uno normale e nemmeno vincerà mai un Pallone d'Oro. Ecco perché secondo Materazzi.

Se ti comporti così, alla lunga, devi porti delle domande, perché non vinci il Pallone d'Oro. Non è solo perché non vinci la Champion's, ma perché al livello caratteriale devi migliorare qualcosa…

Riferimento a Zidane.

Quando gli ho stretto la mano sapevo che era lui. Ma lui pensava di aver stretto la mano a un tifoso. Ha perso l'occasione di mettere fine a questa storia e di far bella figura. Per la gente, rispetto a questa storia della testata, io sono il cattivo. Se Zidane avesse riconosciuto di avermi stretto la mano sapendo che ero io, tutti avrebbero detto: Zidane è un signore perché ha stretto la mano a quella merda... Ma ha perso un'occasione.

La celebre testata è divenuta un'opera d'arte

Per me, vedermi raffigurato al fianco di un grande campione come Zidane, è motivo d'orgoglio.

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