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Massimo Moratti candidato alla presidenza della Figc, l’idea di Andrea Agnelli

Pranzo a tre con Gaetano Micciché (numero uno della Lega di A) per sondare la disponibilità dell’ex presidente dell’Inter e porne la candidatura in vista delle prossime elezioni del 22 ottobre. C’è tempo fino a venerdì per sciogliere le riserve: al momento esiste un altro candidato, Gabriele Gravina, sostenuto da Lega Dilettanti, Lega Pro, Aia e Aiac.
A cura di Maurizio De Santis
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Il 22 ottobre è la data fissata per l'elezione del nuovo presidente della Federcalcio, adesso guidata dal commissario straordinario Fabbricini. Quali e quanti saranno i candidati? Le società di calcio arriveranno spaccate al momento del voto oppure ci sarà convergenza intorno a una figura? Dopo la candidatura ufficiale di Gabriele Gravina – sostenuto da Lega Dilettanti, Lega Pro, Aia e Aiac – nelle prossime ore potrebbe essere sciolta la riserva anche sulla seconda persona che potrebbe concorrere alla poltrona di numero uno della Figc. Una sfida durissima che va ben oltre il verdetto dell'assemblea considerata la necessità di riformare profondamente il movimento, assicurando certezza delle regole e capacità progettuali che finora sono mancati.

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Quale sarà il nome espresso dalla Lega Serie A? Secondo le ultime notizie raccolte da Sky Sport potrebbe essere (condizionale d'obbligo) l'ex presidente dell'Inter, Massimo Moratti. Perché proprio l'ex massimo dirigente nerazzurro? Tutto nasce da un incontro pranzo tra il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, lo stesso Moratti e l'attuale numero uno della Lega Serie A, Gaetano Micciché. Molto più di una chiacchierata esplorativa perché l'intenzione è chiedere a Moratti di candidarsi alla presidenza della Figc. C'è tempo fino a venerdì prossimo per sciogliere la riserva, quando scadrà la data per la presentazione delle candidature ufficiali.

Dall'Inter alla Saras. Massimo Moratti, 73 anni (di cui 18  al timone dell'Inter dove ha vinto 16 trofei, raggiungendo l'apice con il ‘triplete' e José Mourinho), segue il calcio da appassionato e da tifoso e non più da dirigente da quando ha lasciato la società nerazzurra. Attualmente è presidente della Saras. Che dica sì oppure no, però, c'è un dato che balza all'occhio: la possibilità che due ‘acerrimi rivali' a livello sportivo dopo le vicende di Calciopoli e dello scudetto riassegnato possano accomodarsi attorno a un tavolo a discutere dei prossimi assetti del calcio italiano. Cosa succederà? Al momento esiste un altro candidato, Gabriele Gravina. E il tempo scorre.

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