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Massimo Mauro a Fanpage.it: “Calcio, interessi enormi. Al primo posto non c’è mai stata la salute”

L’ex calciatore e opinionista televisivo ha commentato lo stato attuale del movimento italiano, dopo l’emergenza Coronavirus che ha fermato il pallone su tutti i campi di calcio: “Per fortuna alla fine il calcio si è fermato e credo che abbia fatto bene. Spero si possa riprendere quanto prima. L’Europeo? Giusto rinviarlo”.
A cura di Alberto Pucci
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Contagiato anche lui dal Coronavirus, il calcio italiano – e in generale tutto il mondo del pallone, anche oltre i nostri confini – s'interroga su quale sarà il destino di questa stagione, faticosamente interrotta per permettere al nostro paese di giocare e vincere una partita molto più importante. Serie A e altri campionati sono fermi, la UEFA ha messo in standby anche Champions ed Europa League e si appresta a rinviare Euro 2020. Ne abbiamo parlato con Massimo Mauro, una vita nel calcio, prima sul campo e poi fuori.

Massimo, che idea ti sei fatto di questo calcio un po' reticente a fermarsi?
Ci sono interessi importantissimi in ballo ed è un mondo iper professionistico. Non mi meraviglia questa cosa, al primo posto non c'è mai stata la salute di tutti, in questo caso non solo dei calciatori ma di tutti. Sono tutti coinvolti in una situazione del genere, è questo non mi sorprende. Per fortuna alla fine il calcio si è fermato e credo che abbia fatto bene. Non credo che ci siano stati scandali rispetto a questo argomento, ha seguito l'andamento delle questioni politiche. C'è stata un po' di confusione, ci sono stati errori, ma in una situazione del genere è normale e non è pensabile riuscire a fare tutto giusto.

Cosa ne pensi della fretta di riprendere, nonostante il quadro generale sia ancora incerto?
Credo che nessuno voglia giocare senza sicurezza. Non penso che presidenti, allenatori, dirigenti vogliano riprendere a giocare con il rischio di riprendere la pandemia o contribuire ai contagi, sarebbe folle tutto questo. Penso che l'autorità avranno tutto il potere di riaprire gli stadi quando si potrà farlo, non credo che il governo italiano permetta di ripartire se tutto non sarà in sicurezza. Poi non c'entrano le leghe, le federazioni, l'Uefa e la Fifa, c'entra il governo del tuo paese che ti vieta di fare manifestazioni sportive. Tu puoi fare quello che vuoi, ma senza il permesso del governo è impossibile.

Qualche presidente si è lamentato delle perdite e ha chiesto aiuti economici al Governo.
Su questo tema non so cosa rispondere, onestamente sono senza parole.

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Ti schieri dalla parte di Damiano Tommasi?
Mi schiero dalla parte del presidente dell'associazione calciatori che, però, quando dice facciamo sciopero ha tutti i giocatori dalla sua parte. Invece ha annunciato uno sciopero che poi non si è fatto. Non immagino Cigl, Cisl e Uil annunciare uno sciopero senza che i lavoratori non scendano in piazza. Tommasi lo conosco bene, è una persona splendida e per fortuna fa il presidente dell'Associazione. È chiaro che difende la salute di tutti, ma governare l'AIC non è mai stato facile e non lo sarà mai, soprattutto in questi casi.

Rinviare gli Europei è una scelta giusta?
Sì, è la cosa migliore. Spero si possa riprendere quanto prima, ma non per rivedere il calcio ma perché significherebbe che la pandemia è finita. Spero si possa riprendere per finire i campionati e magari anche le coppe. Gli Europei possiamo farli il prossimo anno, non mi sembra niente di assurdo. Magari si potesse fare in questa maniera. Oppure terminare la stagione con playoff e playout. Sarebbe bellissimo avere un mese di tempo per decidere scudetto e retrocessioni. Sarebbe una maniera per finire in fretta la stagione e magari fare anche le coppe.

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