Massimiliano Allegri: “Altro che zebra, la mia Juventus è una tigre”
Per parlare della finale di Champions League contro Leo Messi e compagni, ci sarà tempo. L'allenatore bianconero, già dal dopo gara contro l'Inter, era stato chiaro e aveva rimandato tutti i discorsi a dopo la partita contro la Lazio. Ora, in casa Juventus, si guarda solo all'ultimo atto della Coppa Italia: trofeo che manca alla Torino juventina da moltissimi anni. Arrivato allo Stadio Olimpico con molto ritardo, causa problemi con il volo, il tecnico livornese ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre gara: "Sarà una finale difficile e diversa dalle sfide di campionato giocate contro la Lazio – spiega Allegri – Prevedo equilibrio e non è detto che si possa risolvere nei 90 minuti. La Coppa Italia è importante per noi perchè è il secondo obiettivo della stagione. Il primo era il campionato e, in attesa della Champions League, il secondo diventa proprio la Tim Cup. Dovremo cercare di vincerla, perchè portarla a casa sarebbe molto importante anche per preparare al meglio la finale di Berlino".
Dopo aver garantito che la sua squadra continua ad avere fame ("Non siamo annoiati alle vittorie"), Allegri ha continuato nella sua analisi citando anche l'ex Antonio Conte: "La partita con la Lazio ci alza molto la tensione – ha spiegato – La Juventus è 20 anni che non vince la Coppa Italia e può essere la decima Coppa. Sarebbe straordinario vincerla. Conte? I paragoni non mi danno fastidio. Antonio per quello che ha fatto è nella storia di questo club. Ha fatto un ottimo lavoro". Tutto il calcio italiano guarda alla sfida dell'Olimpico, ma soprattutto alla finale di Champions League, con fiducia: "Il nostro calcio credo sia in crescita e non è assolutamente da buttare – ha concluso il tecnico – A livello europeo, oltre a noi, hanno fatto bene anche Napoli e Fiorentina che hanno sfiorato la finale di Europa League. Questi risultati spero siano di buon auspicio anche per la Nazionale. A che animale paragonerei la mia Juventus? Più che alla zebra, direi ad una tigre".