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Marvin Sordell si ritira a 28 anni: “Razzismo e bullismo hanno sporcato il calcio”

Marvin Sordell era considerato in giovanissima età un potenziale top player. Qualcosa però nella carriera dell’attaccante è andato storto, e così a 28 anni è arrivato l’annuncio ufficiale del ritiro anticipato. Una storia che fa riflettere quella dell’ex promessa del calcio britannico che ha deciso di appendere le scarpette al chiodo, come si legge in una nota su Instagram, per non compromettere ulteriormente la sua salute mentale.
A cura di Marco Beltrami
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Marvin Sordell era considerato in giovanissima età un potenziale top player. Qualcosa però nella carriera dell'attaccante è andato storto, e così a 28 anni è arrivato l'annuncio ufficiale del ritiro anticipato. Una storia che fa riflettere quella dell'ex promessa del calcio britannico che ha deciso di appendere le scarpette al chiodo, come si legge in una nota su Instagram, per non compromettere ulteriormente la sua salute mentale. La sua passione per il pallone si è scontrata spesso e volentieri con insulti razzisti, atti di bullismo e abusi verbali. Situazioni che hanno sporcato la sua visione dello sport, spingendolo a dire basta.

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Chi è Marvin Sordell, l'attaccante inglese che ha deciso di ritirarsi a 28 anni

Marvin Sordell era considerato in giovane età uno dei potenziali astri nascenti del calcio britannico. Bomber con il fiuto del gol ha vestito le maglie di Watford, Bolton, Charlton, Burnley, Coventry, Colchester e infine Burton Albion. Nella sua carriera anche la trafila nelle rappresentative giovanili inglesi, Under 20 e Under 21, oltre alla partecipazione alle Olimpiadi del 2012. A 28 anni però Sordell ha deciso a sorpresa di appendere le scarpette al chiodo. Una situazione non legata ad un problema fisico, ma alla "salute mentale" del ragazzo che in un post su Instagram ha spiegato i motivi della sua scelta.

Perché Marvin Sordell ha deciso di ritirarsi in anticipo

In una lettera divulgata sui social, Sordell ha spiegato: "Il bambino che ero a sei anni non avrebbe mai immaginato ciò che sono riuscito a realizzare: ho giocato per l’Inghilterra, per la Gran Bretagna alle Olimpiadi e nel campionato più grande del mondo, la Premier, segnando quei gol che sognavo da ragazzo, nel parco. Sarò onesto però, il lato brutto del gioco ha avuto un effetto dannoso sulla mia salute mentale". 

Sordell e il razzismo e il bullismo nel mondo del calcio

Il bomber ha fatto riferimento a quella che ha definito come "la parte brutta del calcio", ovvero una serie di becere situazioni che hanno rovinato la sua vita e la sua carriera: "Sono stato vittima di razzismo in varie occasioni, ho visto un’incredibile quantità di bullismo, manipolazione e abusi verbali che sporcano questo mondo. Una combinazione che mi porta alla decisione di smettere di essere un calciatore professionista, sapendo che sarò un uomo più felice e che tornerò ad amare il calcio come non faccio più da anni".

Sordell ha pensato anche al suicidio

Come se non bastasse Sordell in un'intervista concessa alla BBC ha svelato di aver pensato anche al suicidio: "Ero seduto in una stanza d'albergo, da solo e al buio. Ero disperato, stavo per scoppiare in lacrime e volevo che la depressione mollasse quella presa emotiva che aveva cominciato ad esercitare su di me. Ho pensato anche al suicidio. È dura credere che un ragazzo nel pieno di una carriera in ascesa possa andare incontro a queste situazioni, però è così. Ho trovato uno sfogo nella scrittura delle poesie, riversavo su un pezzo di carta quello che stavo provando in quel momento". Adesso il peggio sembra essere passato, ma è costato a Sordell l'addio a quella che era la passione della sua vita.

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