Marsiglia, Thauvin aggredito: il club richiama le ronde per proteggere i giocatori

Clima rovente intorno al Marsiglia, dopo l'ennesimo fatto di cronaca che ha coinvolto un giocatore della rosa dell'OM. Ancora a caccia della sua prima vittoria in Ligue 1 e reduce dalla sconfitta pesante con il Montpellier, Rudi Garcia è alle prese non solo con i problemi all'interno del suo spogliatoio ma anche con ciò che succede all'esterno della "Commanderie": il centro sportivo, situato a sud-est di Marsiglia, che ospita gli allenamenti della squadra dell'ex tecnico della Roma. La malavita locale, sta infatti tenendo in scacco non solo i comuni cittadini marsigliesi ma anche gli stessi giocatori dell'OM. Dopo gli episodi degli scorsi anni, dove alcuni calciatori vennero aggrediti e derubati, nelle scorse ore c'è stato l'ennesimo caso di tentata rapina ai danni di Florent Thauvin: centrocampista francese, ad un passo dalla Lazio nella scorsa estate.
Le ronde e le amicizie "pericolose"
I minuti di terrore passati dal giocatore di Rudi Garcia, hanno inevitabilmente fatto scalpore. Aspettato sotto casa e aggredito, Thauvin è riuscito a fuggire mettendo in salvo se stesso e il suo prezioso orologio da 25 mila euro: obiettivo principale dei malviventi. Tutto sommato gli è andata bene rispetto a molti altri suoi colleghi. Basti pensare a ciò che accadde al bianconero Lemina nel 2014: rapinato e picchiato in casa, davanti alla moglie in dolce attesa. La disavventura di Thauvin è stata dunque la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Ormai stanca dei continui assalti ai propri giocatori, la dirigenza dell'Olympique Marsiglia ha così deciso di proteggere i propri tesserati e far scendere nuovamente in campo le ronde: già in uso tempo fa e sospese nelle scorso gennaio per evitare che i costi gravassero sui conti del club. Nelle sere in cui i calciatori saranno impegnati, la sicurezza dell'Om controllerà dunque il ritorno a casa dei calciatori. Secondo l'Equipe, il lavoro della dirigenza dell'Om potrebbe però non fermarsi alla semplice protezione. Le indiscrezioni del giornale transalpino, hanno infatti messo in luce una possibile connivenza tra giocatori e personaggi legati alla malavita locale. Tanto è bastato per mettere in allarme la società di proprietà dell'americano McCourt.