Marotta punge il Milan: “Entusiasmi estivi sproporzionati”
Due ceffoni sul muso mandano ko il Milan. Due sberle di destro rifilate da Higuain scatenato. Due colpi duri che mandano ‘al diavolo' i buoni propositi e la squadra di Montella a -12 in classifica dai bianconeri, a -9 (in attesa delle altre gare della 11sima giornata) dalla zona Champions, a gambe all'aria il piano d'investimenti dell'estate scorsa. Poco meno di 200 milioni per ritrovarsi fuori dalla corsa scudetto e, cosa peggiore, lontano anche da un piazzamento in Europa League.
I programmi erano ben diversi. Ritrovarsi a due mesi dall'inizio del campionato già tagliati fuori (o quasi) dal giro delle grandi è un flop. Un flop perché mancano identità di squadra, di gioco, di rendimento, personalità e soprattutto i risultati. Sicché se a Verona la squadra aveva dato segnali di risveglio, la sfida contro la Juventus ne ha ridimensionato le velleità.
Com'è possibile una cosa del genere? Com'è possibile che calciatori pagati a peso d'oro e tra i migliori delle scorsa stagione non riescano a esplodere a Milano? L'ad della Juventus, Marotta, non ha usato giri di parole per descrivere quanto accaduto (in riferimento alla strategia di mercato) e quanto sta accadendo ai rossoneri in palese difficoltà.
Credo che tutti quegli entusiasmi estivi siano stati sproporzionati – ha ammesso a Premium Sport il dirigente della Juventus -. Quando si cambia così tanto non è mai facile trovare subito la compattezza giusta per far bene.
Parole come grani di sale strofinati sulla pelle. Bruciano e fanno male, anzitutto a Montella che è nel mirino della contestazione – come sempre accade ai tecnici quando la squadra non gira – e resta in bilico. La replica a distanza è laconica: "Sono felice del mercato che il club ha fatto – ha aggiunto in conferenza stampa -. I top player da 100 milioni? Quelli vogliono giocare la Champions League e vincerla. Non ho nulla da invidiare, la nostra è una squadra costruita nel tempo".