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Marotta e l’addio alla Juventus: ecco il motivo del divorzio tra il dirigente e il club

Tra l’amministratore delegato e la proprietà ci sarebbero state frizioni in occasione dell’affare di mercato con il Milan, che ha fatto arrivare a Milanello Higuain e Caldara e riportato Bonucci alla Continassa. “Sono stati otto anni molto belli e coronati da tanti successi, ma avremo tempo e modo per affrontare nei dettagli questa situazione”. ha dichiarato Marotta.
A cura di Alberto Pucci
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"Il mio mandato di amministratore delegato scadrà il 25 ottobre, la società e gli azionisti stanno attuando una politica di rinnovamento. Nella lista dei nuovi candidati non ci sarà più il mio nome". Sono bastate poche parole per rovinare la festa dell'Allianz Stadium e per far scattare nella testa di tutti i tifosi juventini la domanda: "Perché Marotta lascia la Juventus?". Neanche il tempo di godersi la vittoria sul Napoli, che ecco la clamorosa novità che dovrebbe dar vita ad una nuova fase della vita del club piemontese: pronto all'ennesimo ribaltone, dopo quello andato in scena nel post "Calciopoli".

In attesa di capire chi prenderà il posto di Marotta, il popolo bianconero attende dunque una risposta sul motivo dell'inaspettato divorzio: arrivato come un lampo a ciel sereno. Nelle scorse ore si è parlato di una frizione con Agnelli per l'operazione che ha portato Cristiano Ronaldo a Torino (chiusa direttamente dal presidente), ma il portoghese pare non sia il principale motivo che ha spinto il dirigente a farsi da parte e salutare la compagnia bianconera.

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La crepa per la cessione di Higuain e Caldara

Al di là di eventuali e possibili opinioni diverse sulla programmazione e il futuro della squadra di Massimiliano Allegri, tra il club campione d'Italia e il sessantunenne dirigente di Varese non ci sarebbe stata piena condivisione nella scorsa estate quando Juventus e Milan hanno chiuso l'affare che ha portato Higuain e Caldara a Milanello e Bonucci alla Continassa. Pagato due anni prima ben 90 milioni di euro, il "Pipita" è andato via per per 18 milioni di prestito più 36 di riscatto, mentre l'ex Atalanta è stato scambiato alla pari con l'ex capitano del Milan: due trattative che Marotta non ha digerito, anche perché confidava molto nell'argentino e nel giovane difensore di scuola bergamasca.

Il futuro di Beppe Marotta è ora un mistero e non dovrebbe essere in Federazione, come lo stesso diretto interessato ha fatto sapere. Più probabile vederlo in un altro club, dove potrà portar con sé tutta l'esperienza acquisita alla Juventus. Arrivato a Torino nel giorno del 2010, fu sin dubito importante per la ricostruzione della squadra bianconera. A lui e al suo braccio destro Paratici, si devono infatti decine di colpi di mercato straordinari e molte operazioni a "costo zero" che, nel corso di questi anni, hanno anche fruttato alla Juventus delle plusvalenze da urlo. Una su tutte, quella di Paul Pogba: preso gratis e rivenduto a 100 milioni di euro.

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