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Mario Yepes ha detto stop: a 40 anni si ritira dal calcio giocato

L’ex difensore di Chievo, Milan e Atalanta ha deciso di ritirarsi dopo 22 anni dal suo esordio in Colombia. Il “Pirata” potrebbe ora diventare direttore tecnico della nazionale colombiana.
A cura di Alberto Pucci
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Uno scudetto, una supercoppa italiana, tre gol e tanta grinta. Tutto si può dire di Mario Yepes, tranne che sia stato una delle tante meteore passate nel calcio italiano. Lo sanno bene i tifosi di Chievo, Milan e Atalanta che lo hanno applaudito fino al settembre 2014 quando decise di accasarsi in Argentina al San Lorenzo. Dopo essere rimasto senza contratto per molti mesi e aver compiuto 40 anni lo scorso 13 gennaio, ora Yepes ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato e di appendere le scarpette al fatidico chiodo. Nonostante la proverbiale grinta da guerriero, il difensore si è dovuto arrendere alla carta d'identità: "Ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto durante la mia carriera da giocatore – ha dichiarato il "Pirata" in conferenza stampa – Per me ci sono nuove opportunità all'orizzonte".

L'amore per la nazionale – Capitano e baluardo insuperabile della nazionale dei "Cafeteros", con la quale ha giocato anche i mondiali brasiliani del 2014, Mario Yepes ripartirà proprio a fianco del commissario tecnico José Pekerman nel nuovo ruolo di direttore tecnico. Un incarico importante e prestigioso, dopo una carriera passata tra Colombia, Argentina, Francia (dove ha giocato anche con il Psg) e Italia: "Ringrazio Dio per la splendida carriera che ho avuto e sono grato a tutte le squadre in cui ho giocato. Ho imparato molto in ognuna di esse". "Super Mario", come amavano chiamarlo i tifosi italiani, rimarrà nella memoria dei tifosi italiani anche per le tre reti segnate in Serie A: la prima nel novembre 2009 in Chievo-Udinese, le altre due con la maglia del Milan nel pirotecnico 4-3 di Lecce (passato alla storia per la rimonta da 0-3, con tripletta di Boateng) e in Coppa Italia contro la Reggina. In rossonero, inoltre, ebbe anche l'onore di indossare la fascia di capitano durante la partita del dicembre 2012 contro il Torino.

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