Mario Gomez stende una Roma in crisi e regala alla Fiorentina la semifinale di Tim Cup
Curare la "pareggite" e regalarsi un'altra supersfida contro la Juventus: era questo l'obiettivo di Rudi Garcia, impegnato nel quarto di finale di Tim Cup. Di fronte ad una Fiorentina ancora delusa per il mezzo passo falso di Genova, la seconda forza del nostro campionato ha mostrato ancora qualche ruggine, figlia di un periodo tutt'altro che positivo, fallendo l'aggancio alla semifinale e certificando una crisi che rischia di prolungarsi anche nelle prossime settimane. Spuntata in avanti, a terra fisicamente, con poche idee a centrocampo e insicura in difesa, la Roma ha perso davanti ad un avversario che ha saputo sfruttare al meglio gli spazi aperti ed il dominio in mezzo al campo. Penalizzata dai precedenti (9 vittorie Roma, 4 pareggi e 4 vittorie viola) e nello stesso stadio dove nello scorso maggio svanì il sogno di conquistare il trofeo, Montella ha messo in campo una squadra attenta e grintosa, nonostante l'addio del suo gioiello più prezioso: Juan Guillermo Cuadrado, appena partito per Londra. La vittoria dell'Olimpico, arrivata tutto sommato con merito, regala un sogno a Montella e spedisce all'inferno il collega francese, ancora una volta uscito tra i fischi dell'impianto romano.
Inizio prudente della Lupa – Che ci sia qualcosa che non gira più a dovere, nel motore giallorosso, è ormai risaputo da diverse settimane. Anche nel primo tempo contro i viola, Totti e compagni sono partiti un po' a rilento soffrendo la personalità ed il possesso palla degli avversari. Con Florenzi e Ljajic ai lati del "Pupone", la Roma ha cercato di fare la partita ma è stata spesso rimbalzata dalla retroguardia di Montella e ingabbiata nella ragnatela viola di centrocampo. La squadra di Vincenzo Montella, che per l'occasione ha lanciato dal primo minuto Diamanti dietro l'unica punta Gomez, è stata però meno pericolosa del match giocato pochi giorni fa, in campionato, al "Franchi". Un sostanziale equilibrio che ha "partorito" pochissime occasioni degne di nota: la conclusione di Nainggolan alla mezzora, deviata da Tatarusanu, un destro di Paredes (al 40esimo) finito in curva e un debole colpo di testa, pochi minuti dopo, di Gomez terminato sulla pista d'atletica. Davvero poco per i tifosi presenti sulle tribune dell'Olimpico.
Gomez bum bum – La ripresa, cominciata con gli stessi ventidue in campo, ha visto la Fiorentina protagonista di un buon avvio. L'undici gigliato ha spaventato il popolo giallorosso dopo 3 minuti, con una botta fuori di poco di Diamanti, e con un bel traversone di Joaquin "spizzato" di testa da Gomez, con pallone finito di poco a lato. Complice l'evidente difficoltà ad entrare nell'area avversaria Rudi Garcia si è giocato anche la carta Pjanic, poco prima del vantaggio dei viola arrivato al 65esimo. L'azione che ha portato al gol di Mario Gomez, è la fotografia del momentaccio romanista. Lancio in verticale di Badelj che taglia in due la difesa, Pasqual che scappa a Maicon (posizionato male) e crossa per il tedesco che sfiora il pallone mandandolo sul palo e in rete, firmando l'undicesimo gol incassato dai capitolini nelle ultime 8 apparizioni casalinghe. Dopo una grande occasione per Ilicic, arrivata ancora dalla fascia di destra (Maicon in imbarazzo costante su Pasqual), la Fiorentina ha chiuso i giochi al 90esimo con il secondo sigillo di Mario Gomez: totalmente recuperato dopo un periodo buio. L'eliminazione farà discutere molto nella Capitale, dove anche lo stesso Rudi Garcia sembra essere finito nel mirino della contestazione dei tifosi. A Firenze, invece, è grande (e doppia) la soddisfazione: Montella ha ritrovato la squadra e, soprattutto, l'ex cannoniere del Bayern Monaco.