Marco Verratti, il Piccolo Principe
La nostra nazionale si fonda ancora su campioni come Gigi Buffon e Andrea Pirlo, calciatori straordinari ma non più giovanissimi. Un giorno, non molto lontano, il timone della nazionale azzurra sarà preso completamente da Marco Verratti, che secondo Lippi, Ancelotti e Zeman già adesso è il più forte calciatore italiano. Verratti è un giocatore che il mondo intero ci invidia e che da anni delizia con il Paris Saint Germain, club che lo ha portato via dall’Italia tre anni fa.
Pescara – A quindici anni e nove mesi Verratti gioca la prima partita ufficiale con il Pescara in Coppa Italia, pochi giorni dopo fa il suo esordio in Lega Pro. É un ragazzino e viene utilizzato con il contagocce dai suoi primi allenatori. Eusebio Di Francesco gli dà fiducia e gli fa giocare più di trenta partite nella stagione 2010/2011. Il Pescara, l’anno dopo, a sorpresa ingaggia Zeman. Il boemo, alla ricerca del rilancio professionale, punta tutto su tre ragazzini all’epoca sconosciuti ai più: Insigne, Immobile e Verratti. Il Pescara nella seconda parte di stagione è imbattibile e torna in Serie A dopo quasi vent’anni. Insigne torna al Napoli, Immobile viene dirottato al Genoa dalla Juventus che pensa pure all’acquisto di Verrati, come pure il Napoli e la Roma, ma i dirigenti abruzzesi accettano l’offerta del Paris Saint Germain che per l’allora ventenne calciatore offre più di dodici milioni di euro.
PSG – Verratti in pochi mesi passa dalla Serie B alla Champions League. D’incanto si trova a giocare con campioni affermati come Ibrahimovic, Lavezzi, Pastore e Thiago Silva. In Francia si innamorano di questo giovane italiano che chiude la prima stagione in Ligue 1 con il 90% dei passaggi riusciti. Fare meglio è impossibile. Sia con Ancelotti sia con Blanc vince il campionato francese, complessivamente porta a casa sei trofei, ma la bacheca sta per ampliarsi. Solo quest’anno però l’italiano ha potuto festeggiare i primi gol. Naturalmente un predestinato come lui il primo gol ufficiale con il PSG lo ha segnato contro il Barcellona in Champions!
Nazionale – Con la maglia azzurra finora non ha ancora trovato il giusto spazio. Prandelli lo ha fatto esordire in un’amichevole estiva con gli inglesi nel 2012, poi lo ha convocato a furor di popolo per Brasile 2014, dove gioca (ancora) contro gli inglesi e pure contro l’Uruguay. Con Conte le cose non sono cambiate. Le parisien viene convocato, ma resta sempre il subalterno di Pirlo. Prima o dopo l’ex tecnico della Juve dovrà cercare di far coesistere i due migliori talenti italiani.
Il migliore – Marco è un predestinato. Ancelotti, che l’abruzzese considera un secondo padre, Lippi, tecnico Campione del Mondo nel 2006, e Zeman lo considerano già adesso il miglior calciatore italiano (chissà se fischiano le orecchie a Pirlo e Buffon). Verratti, che si ispira a Pirlo e Xavi, non ha ancora però una grandissima popolarità. Qualche mese il giocatore del PSG in un locale da una starlette della televisione italiana fu scambiato per un cameriere. A parte l’imbarazzo per quel momento, Verratti può riderci su e pensare che la stessa cosa capitò in Spagna a Don Andrès Iniesta, che quando era già un affermato calciatore del Barcellona in un locale catalano da una signora fu preso per un cameriere. Chissà, Verratti un giorno magari riuscirà a emulare in tutto e per tutto Iniesta, magari segnando un gol decisivo nella finale di un Mondiale.