Marchisio verso il rientro, il padre: “L’avevo visto piangere per la prima volta”
Manca poco ormai al rientro in campo di Claudio Marchisio: il centrocampista bianconero, fermo dallo scorso 17 aprile quando in occasione di Juventus-Palermo si scontrò con Franco Vázquez riportando la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Marchisio finì anzitempo la stagione e soprattutto perse la convocazione all'Europeo di Francia 2016: ma ormai è pronto a rientrare.
L'infortunio però aveva profondamente scosso il centrocampista bianconero, come ha raccontato il padre e procuratore di Claudio Marchisio, Antonio: "Ero allo stadio e capii immediatamente che Claudio si era rotto il crociato del ginocchio", ha spiegato in una lunga intervista a TuttoSport, "la prima immagine che mi viene in mente sono le lacrime di mio figlio a causa dei forti dolori al ginocchio quando ha saputo che sarebbe dovuto tornare sotto i ferri una settimana dopo l’operazione. L'ho visto piangere per la prima volta".
Da lì il lungo calvario: due operazione, l'addio alla festa scudetto e, soprattutto, la rinuncia agli Europei. "Quella è stata un'altra bella botta", ha aggiunto il padre Antonio, "lavori per due anni con un obiettivo, poi sul più bello devi guardare tutto in televisione. Sono cose che succedono nello sport: penso anche a Tamberi, che ha visto sfumare l'Olimpiade. Lui e Claudio si sono anche sentiti". Poi per fortuna, a piccoli passi, Marchisio ha iniziato a riprendersi. "Non aveva mai vissuto un periodo così lungo di inattività e mi chiedevo come avrebbe reagito, ma si è dimostrato fortissimo. La moglie Roberta è stata fenomenale, e lui ci ha messo tanto di suo. A pensarci bene, non sono stupito. Se Claudio non si è depresso, è per due ragioni", ha concluso, "la famiglia e la Juve. Si è goduto moglie e figli come non aveva mai avuto tempo di fare prima. Nella sfortuna, è stato il lato positivo".