Marchetti con l’Italia ai Mondiali 2010: sono salvo per miracolo
All'apparenza potrebbe sembrare un tipo posato e tranquillo, ma in campo si trasforma e diventa un leone a difesa della sua porta: Federico Marchetti è un portierone di 186 cm dall'animo profondo.
Nella partita Italia-Paraguay 1-1 ha esordito con la Nazionale subentrando a Gigi Buffon fermato da un problema alla schiena. La sua avventura mondiale non è finita, anzi dalla gara contro la Nuova Zelanda in poi sarà il portiere titolare, l'ernia del disco per Buffon gli ha spianato la strada suo malgrado.
Ma Marchetti emana fiducia "Questi giorni li sto vivendo bene. Sono convinto di poter giocare una buona partita" ha confidato l'azzurro che sugli avversari neozelandesi ha detto "Sono fisici, forti nel gioco aereo. Se perdessimo cosa succederebbe? Non ci penso, io penso solo a vincere."
Marchetti, poi, ha fatto un tuffo nei ricordi ed ha raccontato ai giornalisti dei suoi primi calci al pallone come attaccante: "Giocavo fuori dai pali da bambino, avevo un bel tiro. Poi nella squadra del paese una sera per colpa della pioggia mancavano tanti ragazzini, e così sono andato io tra i pali."
Ma nel suo passato c'è anche una triste parentesi che gli ha cambiato il modo di affrontare la vita "Ho avuto un brutto incidente nel marzo di 5 anni fa. Fortunamente io e due compagni di squadra siamo usciti illesi da uno scontro in auto. Quando vedi la morte in faccia succede qualcosa che è difficile da spiegare. È un’esperienza brutta ma che porto con me."
Come ringraziamento per la grazia ricevuta Federico si è fatto tatuare sul corpo il testo della Ave Maria. Dopo essere scampato alla morte, se gli si chiede se ha paura dei Mondiali Marchetti risponde ridendo, convito che vada come vada, sarà sicuramente un esperienza indimenticabile. Sicuramente gradirà anche il frastuono delle vuvuzela.
Il pallone ufficiale di Sudafrica 2010 crea problemi un po' a tutti ed anche lui è dello stesso parere "è addirittura il peggiore, mi dicono Buffon e De Sanctis, degli ultimi grandi tornei internazionali. I giocatori si lamentano quanto i portieri: le traiettorie cambiano all’improvviso. Sui palloni alti, sui palloni tesi, e poi la palla viaggia più velocemente del solito"
Speriamo che Jubulani gli sia fedele e non crei intoppi a Marchetti, la nuova saracinesca dell'Italia.
Adriana De Maio