Maradona: “Tevez e Higuaìn decideranno Juventus-Napoli”
Juventus – Napoli non solo è il match clou della dodicesima giornata, ma è il match più importante di tutta questa parte di stagione. Perché le squadre di Conte e Benitez, non ce ne voglia Rudi Garcia, sono le vere candidate per la vittoria dello Scudetto. E di un match così importante non poteva non parlare Diego Armando Maradona, che ha incensato due suoi pupilli, che stasera guideranno i rispettivi attacchi: “Carlitos e il ‘Pipita’ sono due grandissimi giocatori e sanno quello che vogliono dentro il campo. Non preferisco uno all’altro. Stasera sarà un grandissimo confronto tra di loro e tra due squadre in grande forma.”
Scudetto possibile – Il più grande calciatore della storia del calcio, che non ha voluto fare un pronostico, ha detto che il Napoli ha buone possibilità di vincere il campionato. Perché gli azzurri sono forti, perché Benitez sta facendo un ottimo lavoro e perché in Italia non c’è una squadra nettamente più forte delle altre: “Spero che il Napoli vinca lo Scudetto, perché è ora che la gente di Napoli festeggi dopo tanti anni. Ho visto la Roma che ha pareggiato all’ultimo minuto con il Sassuolo. Posso dire che non c’è una squadra schiacciasassi, ci sarà molta lotta. Inoltre credo che il progetto Benitez sia positivo per il Napoli che sta andando molto bene, mi aspetto che gli azzurri giochino più all’attacco, senza sbilanciarsi troppo perché in Italia la difesa è molto importante.”
AVB – Maradona, che sogna di allenare la squadra con cui ha vinto due Scudetti e una Coppa Uefa, ha detto che oggi se non hai le giuste conoscenze non alleni. Il tecnico del Tottenham Villas Boas è l’esempio lampante: “Io darei qualsiasi cosa per allenare il Napoli, ma bisogna aspettare il tempo giusto. Ognuno di noi vuole allenare, però dobbiamo sapere che oggi è molto difficile. Perché se non sei amico di un grande procuratore non è facile trovare la panchina giusta. Villas Boas non ha fatto più di me e va da tutte le parti.”
No alla Juve – L’argentino ha anche detto che la Juve provò a prenderlo all’inizio degli anni ’80, ma lui disse di no, perché non si sentiva pronto per lasciare il suo paese:“Agnelli provò a portarmi alla Juve, prima che andassi al Barcellona, con Omar Sivori, ma poi non se n’è fatto nulla. Perché ero troppo piccolo e non avevo tanta voglia di andarmene dall’Argentina e l’avvocato Agnelli aveva un problema con la Fiat e non poteva spendere tanti soldi per un giocatore forte come me.”